Grand Canyon, stiamo arrivano!
o almeno ci proviamo dai...
Forse abbiamo già detto che la colazione è un'importantissima questione di sopravvivenza?
Per noi è sempre così, in particolare quando so che la giornata sarà impegnativa. Quindi, ci rechiamo nel breakfast-point del resort e ci facciamo ingolosire dai pancakes più grandi, unti e soffici che abbiamo mai mangiato in vita nostra!!!
Aaah. Va già meglio, e poi, al momento fuori c’è un bel sole: fico!
Torniamo in stanza per riorganizzare i bagagli. Le moto grondando ancora goccioline di acqua piovana, ma le borse sono asciutte all’interno e la messa in moto non le vede in difficoltà.
Oggi si sale, si va verso i Canyon.
Bardarsi di tutto punto e poi fermarsi per fare benzina non è il massimo ma ieri sera eravamo cotti e non era fattibile fare rifornimento...
Ora però si va sul serio eh, fino a che non si accende la spia della benzina si va!
Il panorama cambia di continuo.
Facciamo una sosta un viewpoint segnalato per strada per fare qualche foto. Niente di ché ma proprio per fare qualche foto al paesaggio Manu estrae l'obiettivo grandangolare e si accorge che non risponde più la messa a fuoco automatica.... Probabilmente è stato troppo esposto all'umidità per tutta la pioggia presa nel deserto. Manu mette il fuoco all'infinito fa qualche foto lo stesso e si conforta pensando che è ancora in garanzia e lei negherà fino alla morte che abbia mai preso acqua!!
Il tempo regge per un po’ e la Freeway 17 scorre via veloce fino quasi a Flagstaff dove ci dobbiamo fermare per bardarci a causa di una noiosa pioggerella che ha deciso di accompagnarci.... Nonostante il cielo sia veramente nero, per il momento pioggia poca per fortuna, ma giungiamo comunque un po’ infreddoliti alla pausa benzina che diventa pausa benzina+caffè enorme e bollente + snack di carne secca, nutriente e poco calorico: yei!
Ci guardiamo un po’ intorno e sembra proprio una di quelle stazioni nel Vermont persa sulle statali in mezzo ai monti. Riprendiamo la marcia ancora all’asciutto e giungiamo sulla Freeway 40 in direzione ovest..
La strada è molto bella, sembra di essere in un film, passiamo accanto ad un tratto storico di Route 66 segnalato dalla presenza di un enorme edificio recante l’effige dell’Harley Davidson, è emozionante.....
Ma a un certo punto dopo poche decine di miglia, ci sembra di essere tornati di colpo sulle strade di casa: Infatti troviamo traffico!!!
Ma no!! Come può essere?! In mezzo al nulla??? Piove pure!
No dai, ora piano piano svicoliamo eh...eh??
Eh no! Perché tutti si fermano e spengono il motore!
Non potevamo crederci....
Continuiamo ad avanzare pian pianino fino a quando superiamo un piccolo dosso e la vista sulla vallata ci svela l’arcano e ci mettiamo l’anima in pace. Un incidente, di una certa importanza, blocca tutta la carreggiata, o meglio, il traffico era bloccato dai numerosi mezzi di soccorso sopraggiunti. Si perché una delle macchine è addirittura rotolata fuori strada ed è ben visibile là in mezzo al campo... ma il traffico è comunque fermo.
Cosa vuoi farci? Il traffico, una piaga mondiale quindi. Mentre aspettiamo ricomincia a piovere, poco, siamo bardati, ma piove...ufff!!!
La gente scende dalle macchine, si chiacchiera e a Manu viene anche offerto un posto caldo nell’auto di alcuni ragazzi fermi proprio di fronte a noi....
Ma proprio in quel momento qualcosa si muove e... Si riparte!!
..dai dai dai che ce la facciamo! Il colmo è che tra pochissimo, nell’ordine della decina di miglia (forse meno) gireremo direzione Grand CANYON!!!
Visualizzazione ingrandita della mappa
Eccola la svolta, lasciamo la freeway per la Stateroad 64 che si arrampica verso il Grand Canyon... Giriamo. Piove. Forte. Che palle. Procediamo con prudenza, e poi all’improvviso basta pioggia, il cielo si rischiara.
Ci fermiamo di nuovo per rabboccare lungo la strada che porta direttamente al Grand Canyon e riusciamo a fare all’asciutto l’ultimo tratto!
L’asfalto si srotola tra gli alberi e si sale un bel po’, sempre dritto, niente curve... Il mio fido MW500.2 è li sul manubrio a ricordarmi che freddo fa e quanto ci arrampichiamo.
Finalmente arriviamo a Tusayan dove il resort Canyon Plaza Resort ci attende per due giorni di permanenza. Il centro è esclusivamente turistico. Non sembrano esserci molte abitazioni “civili” è tutto hotel, ristoranti, è un general store dove una volta scaricate le moto andiamo a fare una capatina. Sono sempre affascinanti questi posti “venditutto” americani!!!
Riusciamo a vedere anche il tramonto (non sul canyon) , beh, ce lo meritavamo no?! La tappa non sarebbe stata neanche tanto lunga se non fosse stato per lo stop e la pioggia. E’ ora di farsi una doccia e pensare alla cena....faaaaaaaaaamee.....!!!
La stanza che ci hanno riservato non ha il letto matrimoniale il che ci infastidisce un po’ li per li, tanto che Manu chiama la reception e chiede come mai. Non ne caviamo nulla di utile perchè il resort è pieno... ma sì che ce ne frega tanto i letti “singoli” sono enormi... Ci dormiamo in due lo stesso!
Ci riposiamo un po’ e ci prepariamo per la cena. Fede si sbevazza anche una birretta in camera... AAAAAAAH!
Tra l'altro Manu tira fuori tutti gli obiettivi ed il corpo macchina per dar loro modo di asciugarsi per bene sperando che questo basti a riportare in vita il grandangolo!
Dopo dei pasti decisamente fugaci fatti nei due giorni precedenti, stasera dobbiamo assaggiare un po’ di ciccia vera ed il posto dove siamo stati, “The Steakhouse", se pur turistico ci regala soddisfazione e i nostri due piatti, entrambi a base di carne (tantissima!) vanno giù felici insieme ad un Merlot un po’ legnoso ma ancora bevibile!!!!
BUUUUUUUUUURP! ^____^
Finalmente. Attraversiamo la strada e ci rintaniamo in stanza. Oltre al freddo a non esserci gran che da vedere, siamo come al solito, molto stanchi, ed il sonno ci coglie di lì a poco.
Giusto il tempo di programmare un minimo la giornata successiva, forti delle info ricevute dal consierge del Resort.
Venerdì 22 Ottobre 2010
Il mattino ha l’oro in bocca!
Ci svegliamo presto e scopriamo che magicamente l'obiettivo a ripreso a funzionare! Che culo! Era solo umidità!
Però ci deprimiamo subito un po' perchè la colazione è scarsa e poco varia.
Smangiucchiamo qualcosa e puntiamo dritti al Canyon. Il tempo non è bello e anche se al momento non piove, fa un freddo del diavolo e per dirlo Fede dev’essere proprio vero!
8°C in moto, ma anche a piedi poi, si fanno sentire!
Tanto che il nostro glorioso gesto di andare senza caschi vista la poca strada da percorrere dal resort al parcheggio del Canyon, finisce in tante risate, testa gelata, un paio di nuovi cappellini cappellini di lana e pile e due maxi caffè per riscaldarci!
Lo spettacolo della vista sul GRAN CANYON ci ripaga di tutti gli sforzi perfino con il tempaccio. All’inizio della nostra passeggiata ci accoglie un simpatico animaletto che sembra uscito da un film della Disney, non ci credete? C’è il filmato eh! :D
Non so quanto sia utile descrivere a parole il panorama che si può apprezzare passeggiando sul ciglio di una delle meraviglie del mondo... credo che la cosa migliore sia lasciare il compito alle immagini.
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Altre foto le troverete presto nello slideshow sulla bara laterale!
Al rientro in camera dobbiamo fare i conti con il meteo dei giorni successivi, in particolare con quello della prossima tappa prevista : Il Bryce Canyon. Purtroppo la perturbazione che ci segue fedelmente da quando siamo arrivati qui negli States non ha ancora intenzione di mollarci e per domani al Bryce Canyon c’è chi dice “neve”. Eh no! Ok, la pioggia a secchi, il vento, ma la neve no! Cioè siamo qui con due pile e due giacche da moto!!!! E poi con due moto, due Harley Davidson (no offence) non con due BMW R 1200 GS con la quale mi avrebbe fatto un po’ meno paura la neve!
Così, ci ritroviamo a chiedere consiglio al consierge che oltre ad averci evidentemente ispirato simpatia e fiducia era anche di fatto l’unica figura con i requisiti giusti per darci qualche idea alternativa. Beh, altro che “idea” ci ha tracciato un vero e proprio percorso alternativo con tanto di posti dove fermarsi per mangiare facendo il suo nome per uno sconto. Sembrava molto sicuro di sé. Ci ha raccontato di aver girato personalmente in moto, una 883 (un po’ piccola per lui...comunque...) tutte le zone che ci ha indicato.
E poi, per non farci mancare niente, ci facciamo prenotare un tavolo per per cena in un ristorante consigliato da lui, quello del Best Western Grand Canyon Squire Inn, che lui definisce “the best in town”!
Qui si aprono varie parentesi.... Non era male, ma nulla di spettacolare, non che non ce lo potessiamo aspettare data la località. Il servizio era comunque impeccabile, tutti i camerieri gentili, sorridenti e disponibili. I piatti a base di carni particolari, oltre al classico manzo e agnello anche cervo, per esempio. Porzioni USA-style come al solito, ma sul vino....eeeeh ragazzi miei, N.C.S.P. (non ci siamo proprio), chiedere consiglio a loro è veramente inutile...anzi no, dannoso!!! Hanno i ricettori del gusto malfunzionati, possono al massimo accarezzare un palato femminile, ma dopo un po’ stancano anche loro. Per un uomo italiano abituato e fan dei nostri vini migliori i loro vini sono spesso solo dei costosi succhi di uva!!!
Americà, dov’è la struttura? L’acidità? I Tanniniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!
A parte questo particolare che purtroppo si ripeterà ancora, la cena è stata gradevole.
Adesso è ora di nanna, domani si riparte!!!
Ed ecco un piccolo riassunto filmato, sulle note di "Over The Hills and Faraway" dei Nightwish.
Purtroppo la telecamera che ci ha accompagnati negli USA non ha lo stabilizzatore ottico e i filmati non sono un granchè!