Speciale: Fumetti digitali, tra web e tablet
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Illustrazione di R. Kikuo Johnson per Wired.com
INTRODUZIONE
Sono passati poco più di tre anni da quel 27 gennaio 2010, giorno in cui Steve Jobs presentò al mondo il nuovo nato di casa Apple, il tablet iPad. Oggi, nel 2013, con decine di milioni di unità vendute e dopo essere arrivati alla 4° generazione del prodotto (senza contare l’ultimo arrivato, l’iPad Mini), si può senza ombra di dubbio affermare che l’iPad e i tablet, in generale, sono diventati uno strumento d’uso quotidiano per buona parte delle persone.
La diffusione di tali dispositivi, che possiamo portare ovunque con noi, ha radicalmente cambiato l’approccio e la fruizione di tutta una serie di media che spaziano dal cinema alla musica, passando attraverso i libri sino ad arrivare a ciò di cui questo articolo vuol parlare, i fumetti. Non è un caso se quel giorno di gennaio di tre anni or sono, Steve Jobs, per far capire cosa era possibile fare con quel “grande iPhone” che teneva in mano, abbia mostrato alla platea la neonata applicazione della Marvel per leggere gli e-comics su uno schermo da 10 pollici.
L’avvento dell’iPad e dei suoi simili ha dato il via a un consistente sviluppo di tutta una serie di applicazioni incentrate sul fumetto a uso e consumo dei suoi appassionati e oggi basta farsi un giro sull’App Store (il negozio virtuale dove si acquistano le applicazioni per dispositivi iOS) per rendersi conto di che notevole numero abbiano raggiunto.
Questo approfondimento vuole mettere da parte per un momento la “diatriba integralista” tra fumetto cartaceo e fumetto digitale (sulla quale abbiamo tra l’altro in passato raccolto i pareri di alcuni addetti ai lavori che trovate qui), scontro più fittizio che reale poiché un lettore appassionato legge su tutti i formati e, anzi, è ben felice di avere più possibilità di fruizione delle opere e dei volumi preferiti. Vuole altresì evitare di approfondire un altro aspetto peraltro interessante del fumetto digitale: se sia o meno la salvezza per l’editoria delle strisce e dei volumi disegnati.
Questo vuole essere un punto di partenza e una sorta di guida per coloro che vogliono provare a orientarsi tra le varie applicazioni che le case editrici offrono per la fruizione della nona arte sull’iPad, partendo da prodotti che servono per visualizzare sullo schermo del tablet le tavole che si trovano negli albi e nei volumi stampati, fino a arrivare alla descrizione e all’analisi del tentativo di alcuni editori e autori di sfruttare a pieno le capacità della piattaforma digitale, iniziando a creare un qualcosa che avendo come base il fumetto “tradizionale” vada oltre, trasformandosi in una sorta di fumetto 2.0.
COMIXOLOGY E LE APP DELLE CASE EDITRICI USA
Questo percorso attraverso la nuova fruizione del medium fumetto in formato digitale non può che cominciare dagli Stati Uniti, luogo di nascita e mercato di prima commercializzazione dell’iPad e di molti altri tablet. Era il luglio 2007 quando fu creato e messo in rete ComiXology, un sito per appassionati di comics che permette di redigere agli utenti delle proprie “liste della spesa”, chiamate Pull Lists, dove si possono inserire gli albi e le serie collezionate, grazie agli aggiornamenti settimanali del sito che pubblica le schede dei vari comics in uscita negli USA, complete di copertine, autori, sinossi, prezzo, numero di pagine, etc.
L’applicazione, che grazie ad una tecnologia “cloud” permette agli utenti di accedere alla loro collezione di fumetti digitali, acquistati dallo store, attraverso più dispositivi mobili, dà la possibilità di leggere i fumetti a pagina intera oppure in modalità guidata vignetta per vignetta, mimando il movimento naturale dell’occhio quando legge un fumetto cartaceo tradizionale. Questa tipologia di lettura, che prende il nome di ComiXology’s Guided View, è stata brevettata dalla stessa Comixology ed è una delle caratteristiche che hanno permesso a questa “start up” di finire con la propria creazione nella top 10 delle applicazioni più vendute sull’iTunes Store nel 2011 e nel 2012, a soli 5 anni dalla sua nascita.
Da evidenziare che, mentre per fare il download del fumetto acquistato è necessario avere una connessione cellular o wi-fi, una volta scaricati gli albi sono materialmente presenti sul dispositivo e quindi leggibili anche off-line.
In un primo momento i comics delle varie case editrici sono stati acquistabili tutti direttamente dallo store dell’applicazione Comics. Tuttavia con il tempo ComiXology ha dato anche vita a varie applicazioni “spin-off” brandizzate appositamente per i vari editori: ecco così che sono nate le app della Marvel, della DC Comics e della Image e anche quelle dedicate a singoli personaggi, come Bone o a serie come The Walking Dead.
Nei primi tempi gli albi presenti sullo store erano quelli più vecchi di ciascuna serie, mentre i numeri più recenti venivano messi a disposizione nel formato digitale mediamente un mese dopo la versione stampata. Tuttavia dalla seconda metà del 2011, prima la DC Comics con tutti gli albi del “New 52” (il reboot della casa editrice che ha azzerrato tutte le testate facendole ripartire da 1 con una continuità “alleggerita”), poi la Marvel e a seguire le altre case editrici “minori” hanno iniziato a fornire la versione digitale degli albi “the same day as print”. Ogni mercoledì (data di uscita delle novità editoriali in USA) sugli store digitali è disponibile l’ultimo numero di ogni serie appena uscito nei comic shop. Inoltre, chi acquista la versione cartacea dell’albo trova sempre più spesso al suo interno un codice per potere effettuare il download della versione digitale.
Si possono poi trovare i corrispondenti digitali dei vari trade paperback, i volumi che raccolgono cicli di storie, con tutte le case editrici che ne pubblicano settimanalmente di nuovi.
Sulla scia di Marvel e DC, che si appoggiano appunto a ComiXology per la vendita dei loro e-comics, anche altri editori, quali Dark Horse e IDW, hanno creato in proprio (con l’ausilio di altri sviluppatori) le loro applicazioni, con le quali si possono acquistare e leggere i fumetti da essi pubblicati.
Dark Horse in particolare, oltre a presentare ogni fine settimana gli ultimi albi usciti in fumetteria, nei giorni del week-end presenta ai propri utenti degli albi in offerta e anche i cosiddetti “mega-bundle” ovvero enormi raccolte che presentano tantissime storie di uno o più personaggi (anche datate e introvabili) a un prezzo molto più conveniente di quello che sarebbe l’acquisto dei singoli e-comics o dei volumi stampati.
Batman ’66, illustrazione di Jonathan Case
Questo è il panorama per quel che riguarda gli albi che hanno doppia natura, prima cartacea e poi digitale (o entrambe contemporaneamente). Ma le major statunitensi sono andate oltre, invertendo la situazione di partenza, e hanno iniziato a pubblicare alcuni comics pensati per il formato digitale e lo schermo del tablet, che solo in un secondo momento potrebbero essere raccolti in volumi cartacei. È il caso, per fare un esempio, della serie della DC Comics “Legends of the Dark Knight” uscita a partire dal giugno dello scorso anno con cadenza settimanale e albi al prezzo di 99 centesimi di dollaro e durata 21 numeri, scritta e disegnata da autori del calibro di Demon Lindelof (sceneggiatore di Lost e Prometheus), Jeff Lemire e Ben Templesmith tra gli altri.La stessa DC ripeterà la prossima estata un’iniziativa analoga, presentando in digitale una serie di Batman ispirata alla celeberrima serie tv “camp” degli anni 60: la serie si intitolerà Batman ’66, sarà scritta da Jeff Parker per i disegni di Jonathan Case e la copertina del primo numero affidata a Mike Allred, e sarà rilasciata appunto come fumetto digitale per essere poi raccolta successivamente in un volume cartaceo.
Chiaramente, com’è normale che sia, Marvel e DC Comics hanno cercato di allargare il loro mercato ancora di più non legandosi esclusivamente alle proprie applicazioni per acquistare e leggere le produzioni in digitale, ma mettendo a disposizione i loro volumi anche sull’iBookstore di Apple (oltre al Kindle Ebooks Store di Amazon).
In tal modo è possibile fruire dei loro fumetti anche attraverso applicazioni e-book reader quali iBooks e Kindle, anche se l’esperienza di lettura risulterà più limitata rispetto alle applicazioni citate prima, limitando la visualizzazione alla pagina intera e non potendo ingrandire le varie tavole né scegliere il tipo di lettura vignetta per vignetta.
Tuttavia, data la dimensione dello schermo dell’iPad, anche una lettura del genere è comunque fruibile e i baloon con il loro contenuto sono leggibili facilmente.
Un ulteriore passo in avanti poi è stato fatto da ComiXology stessa all’inizio del marzo di quest’anno con la presentazione dell’applicazione ComiXology Submit, attraverso la quale gli autori indipendenti saranno supportati dallo sviluppatore per rendere acquistabili e fruibili in digitale le proprie opere, mantenendone la proprietà e dividendo i profitti con ComiXology. In questo modo saranno nuovamente disponibili anche opere introvabili da tempo e nascerà una nuova generazione di autori che non dovranno dipendere da una casa editrice per vedere pubblicato il loro lavoro. ComiXology per presentare quest’ultima sua iniziativa ha chiesto la collaborazione proprio di uno tra gli autori indipendenti più famosi, Shannon Wheeler creatore di Too Much Coffee Man che ha realizzato una serie di tavole con protagonista il suo personaggio intento a spiegare come funziona questa nuova applicazione.
E voi, che esperienze avete con la lettura di fumetti su iPad? Conoscete ComiXology, seguite i fumetti americani in lingua originale sul vostro tablet?
Per parlare del fumetto italiano su tavoletta, vi diamo invece appuntamento alla seconda parte del nostro approfondimento…
(parte 1 di 3: nella seconda parte, le app a fumetti in Italia ed Europa)
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