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Verso un fumetto 2.0: leggere fumetti su iPad (parte 3 di 3)

Creato il 08 aprile 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco
Speciale: Fumetti digitali, tra web e tablet
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  • Verso un fumetto 2.0: leggere fumetti su iPad (parte 3 di 3)
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STRISCE DIGITALI

Se gli albi a fumetti hanno la loro controparte digitale, da meno non potevano essere quelle che degli albi odierni possono essere considerate le precorsici e che comunque stanno continuando ad avere uno sviluppo e un gran numero di estimatori anche oggi: le strisce a fumetti.
Chiamate “daily strips” dagli americani, queste brevi storie pubblicate quotidianamente, per la maggior parte, negli USA hanno trovato, prima sul web e poi nella piattaforma digitale, una seconda giovinezza e uno sviluppo ancora maggiore.

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Applicazione fondamentale per chi ama leggere ogni giorno la sua dose di strisce a fumetti è senza dubbio DailyINK della King Feature Syndacate

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forse la più grande azienda al mondo distributrice di daily strips.
Mediante un abbonamento mensile di € 1,79 o annuale di € 17,90, l’utente ha la possibilità di leggere sul proprio dispositivo le strisce quotidiane scegliendo tra oltre 90 serie recenti o vintage. Le serie sono tra le più famose e conosciute a livello mondiale e solo per citarne alcune, spaziano da Krazy Kat a Flash Gordon (strisce odierne e vintage), passando per le storiche strisce di Amazing Spider-Man.
DailyINK esiste dal 2006 in forma di servizio che, sempre tramite sottoscrizione, inviava ai propri abbonati giornalmente le strip scelte via email. Con l’avvento di smartphone e tablet è nata poi l’omonima app.

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Sempre restando negli Stati Uniti, la striscia a fumetti forse più famosa di tutti, i Peanuts di Charles Schulz, non poteva non avere un’applicazione dedicata. Attraverso Peanuts è possibile acquistare e leggere sull’iPad vari volumi raccolgono le avventure di Snoopy, Charlie Brown & C., sia le strisce storiche che le nuove, attualmente pubblicate negli USA dalla casa editrice Boom Comics.

Anche nel nostro paese le strisce digitali godono di ottima salute e numerose sono le pubblicazioni nello store della Apple. È obbligatorio sicuramente cominciare con una striscia storica del panorama fumettistico italiano, le Sturmtruppen di Bonvi, le avventure delle quali possono essere lette su cinque libri/applicazioni, il primo gratuito e gli altri al prezzo di € 0,89.

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Arrivando a strip più recenti l’offerta si amplia e nello store si possono trovare le opere di Piero Tonin, sei volumi dedicate alle avventure dei Singloids dei PersichettiBros  (strisce nate direttamente per il web), l’umorismo della protagonista di Inkspinster di Deco (Elisabetta Decontardi) e le opere di Pino Oliva raccolte nella propria app.
Menzione di merito va sicuramente alla casa editrice ISBN per la pubblicazione dell’applicazione Ask Woody che raccoglie tutte le strisce dedicate a Woody Allen create da Stuart Hample negli anni 70.

Da sinistra: una scheramta delle strisce dei Singloids su iPad e una vignetta di Inkspinter

Da sinistra: strisce dei Singloids su iPad e una vignetta di Inkspinter

FUMETTI DIGITALI 2.0

Fino a questo punto la nostra panoramica ha analizzato e approfondito applicazioni che hanno semplicemente la funzione di trasporre e di fruire il fumetto su una piattaforma digitale attraverso l’iPad  e i tablet in generale.
Le possibilità multimediali di tali dispositivi tuttavia non si limitano a offrire una mera e semplice opzione visiva e, finalmente, stanno iniziando a nascere delle applicazioni a fumetti che, sfruttando a pieno le possibilità sonore, tattili e di movimento dei tablet, portano l’esperienza dell’utente a uno step successivo rispetto a quello della semplice lettura sequenziale delle tavole. Sono piattaforme che cercano di fornire all’utente un’esperienza totale durante la loro fruizione, coinvolgendolo in una sorta di full immersion nel mondo ricreato nell’opera che sta leggendo.

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Due “gesture” possibili con la tecnologia DeepComix

Uno dei primi esperimenti di cosiddetti “motion-comics” è stato quello della DeepApps, una start up che ha dato vita a una tecnologia denominata DeepComix che sfruttando appieno le funzionalità dell’iPad permette una navigazione tridimensionale interattiva all’interno delle vignette, la possibilità di nascondere dinamicamente i baloons, le transizioni cinematiche tra le vignette e la visualizzazione stereoscopica 3D per potenziare l’impatto visivo e cromatico delle suggestive immagini delle storie a fumetti. La prima serie a fumetti che avrebbe dovuto godere di tale tecnologia era “3 di Notte” di Stefano Ascari e Emanuele Tamburini, della quale circa un anno fa è uscito un teaser gratuito nello App Store. Purtroppo da allora il progetto appare bloccato e ad oggi non si hanno notizie se l’esperienza DeepComix vedrà la luce oppure no.

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Tra le applicazioni di fumetti 2.0 più recenti e che coinvolge nomi di primo piano del panorama fumettistico mondiale è Madefire che vede, tra i soci fondatori, anche l’artista britannico Liam Sharp.
I creatori di Madefire sono partiti dalla certezza che i dispositivi mobili a disposizione degli utenti oggi possano trasformare ciò che un tempo erano storie raccontate su di un supporto statico in un’esperienza interattiva che si sviluppa dinamicamente e si evolve ad ogni nuovo episodio. Hanno reso possibile tutto ciò attraverso uno strumento da loro brevettato al quale hanno dato il nome di Motion Book e che permette di unire le caratteristiche proprie della narrazione attraverso l’arte sequenziale con la tecnologia oggi a disposizione. I fumetti disponibili sulla piattaforma, al momento tutti gratuiti da scaricare, rompono la gabbia statica delle tavole a fumetti, offrendo la possibilità al lettore/fruitore di muoversi all’interno delle varie vignette, cambiare il punto di vista, udire i rumori onomatopeici che nel fumetto cartaceo sono soltanto scritti. L’esperienza che ne scaturisce è sicuramente un qualcosa di nuovo che, al primo impatto, può sconcertare il lettore tradizionale abituato al supporto cartaceo, ma una volta presa un po’ di confidenza con il mezzo di fruizione, ovvero il dispositivo, si resta affascinati e colpiti dalle storie narrate e dal modo nel quale sono sviluppate.

Tre delle serie pubblicate su Madefire. Da sinistra: Treatment, Captain Stone e The Engine

Tre delle serie pubblicate su Madefire. Da sinistra: Treatment, Captain Stone e The Engine

Al momento le serie a disposizione sulla piattaforma, che spaziano dalla fantascienza all’horror e ai supereroi, sono dieci e coinvolgono, tra gli altri, artisti di fama internazionale quali Dave Gibbons, Mike Carey, Liam Sharp, Gary Erskine, Guy Adams, Steve Niles e Mark Texeira.
Madefire mette anche a disposizione degli autori che vogliono provare a creare opere interattive il Motion Book Tool che permette di creare tutti gli effetti dinamici, sonori e di movimento presenti sui fumetti pubblicati dalla piattaforma.

L’iniziativa di Madefire sembra che cominci a fare scuola visto che la stessa Marvel all’inizio di marzo ha annunciato il suo “Project Gamma”, ovvero ‘intenzione di lanciare un nuovo modo di leggere i fumetti digitali. Attraverso l’inserimento di una tecnologia chiamata “adaptive audio”, i digital comics della casa editrice saranno forniti di una speciale colonna sonora, che si modificherà pagina dopo pagina.La Casa delle Idee sta anche provando da qualche tempo a sfruttare a pieno le nuove possibilità

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offerte dalla tecnologia, andando oltre il fumetto tradizionale, attraverso l’applicazione Marvel AR, dove le ultime due lettere rappresentano l’acronimo di Augmented Reality. Per “realtà aumentata o realtà mediata dall’elaboratore, si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi” (fonte Wikipedia). Gli elementi che “aumentano” la realtà possono essere aggiunti attraverso un dispositivo mobile, come uno smartphone o un tablet, attraverso lo strumento della fotocamera. Negli albi Marvel è presente un logo AR e inquadrandolo con la fotocamera si accede a una serie di bonus multimediali fruibili attraverso lo schermo di iPhone o iPad. Si hanno così a disposizione, per esempio, contenuti audio e video che approfondiscono la storia dell’albo in questione attraverso interviste agli autori, schede di approfondimento dei personaggi, etc. Non proprio un nuovo modo di intendere la narrazione a fumetti, ma certamente il tentativo di sfruttare al meglio il nuovo supporto sul quale i fumetti possono essere letti.

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LE APPLICAZIONI “COMIC-BOOK READER”

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L’ultimo tassello di questo excursus sul mondo del fumetto digitale si focalizza su tutta una serie di applicazioni che permettono la “sola” lettura di ecomics, nati dalla trasposizione in digitale di volumi cartacei effettuata tramite un semplice scanner.
Così come comprando un cd musicale o un dvd contenente un film è possibile (e legale) per il possessore effettuarne copie a suo uso e consumo esclusivo, la tecnologia di oggi ci permette di fare la stessa cosa con le nostre collezioni a fumetti (un’interessante riflessione sull’argomento la si può trovare qui).
Le applicazioni di cui sopra leggono dei file che hanno come estensione .cbr (comic book rar) o .cbz (comic book zip), che altro non sono che archivi compressi di immagini in sequenza.
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Scansionando un albo a fumetti e creando poi un file cbr o cbz (operazione semplicissima tramite un PC o un Mac) è possibile poi caricare questi file sul proprio iPad e leggerli con molte app che si trovano sull’Appstore. Due delle migliori, una gratuita e una a pagamento, sono sicuramente Comic Glass e Comic Zeal (ma facendo un giro sullo Store se ne trovano a decine, libere o di vari prezzi) che permettono la lettura di fumetti digitali, con la scelta dell’ingradimento delle tavole, del senso di lettura (manga o occidentale) e offrono anche la possibilità di archiviare i proprio comics in cartelle distinte per serie, casa editrice, etc. L’interfaccia di queste applicazioni, soprattutto quella che mostra la libreria con tutti i fumetti caricati nel proprio dispositivo, è sicuramente accattivante e il servizio che offre al lettore-utente porta a compimento forse uno dei maggiori sogni di ogni appassionato di fumetti: avere sempre a disposizione sul proprio dispositivo tutta la libreria e le collezioni che ospita la libreria di casa!

Da sinistra: schermata di una libreria da Comic Glass e di una da Comic Zeal

Da sinistra: schermata di una libreria da Comic Glass e di una da Comic Zeal

CONCLUDENDO

È indubbio che dispositivi come l’iPhone e l’iPad hanno cambiato il nostro modo di comunicare, di informarci, di ascoltare musica, di vedere un film e di leggere un libro, mutando anche il tipo di approccio alla nostra vita e alle nostre passioni che avevamo in un tempo “più analogico”.
Questa evoluzione sta coinvolgendo anche il medium fumetto, com’è naturale che sia e, come ogni trasformazione in qualsiasi campo dell’esperienza umana, essa sta mettendo in discussione una serie di equilibri, non ultimo economici, radicati e immutati da tempo.
Sono comprensibili, se non totalmente condivisibili, dunque i timori dei vari operatori del settore, case editrici in primis, nello sposare immediatamente tali mutamenti. Se da un lato nel mondo odierno le novità viaggiano a una velocità molto alta con la quale è difficile stare al passo, allo stesso tempo è necessario “non perdere il treno” per non rischiare un’obsolescenza ancora più rapida e rimanere fuori da possibili nuovi mercati come quello dell’editoria digitale a fumetti.
Diventa necessario imparare a conoscere le novità che la tecnologia può offrire all’arte sequenziale per ritrovarsi, nel futuro prossimo, con i nostri tablet contenenti svariati gigabyte di ecomics e la nostra libreria di casa ancora più piena di volumi a fumetti di quanti non ne contenga oggi.

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