E’ di questi giorni la notizia di un rapporto dell’UNEP (United Nations Environment Programme) che riguarda la pericolosità dei prodotti chimici. Sarebbero 5 milioni i decessi all’anno provocati dai prodotti chimici. Tali prodotti sono presenti sia nell’ambiente domestico che sul luogo di lavoro. Secondo UNEP e OMS, le morti causate da prodotti chimici rappresenterebbero l’8,3% del totale in tutto il mondo.
Per la maggior parte si tratta di pesticidi, altre sostanze chimiche sono quelle presenti nei cosmetici, prodotti di largo uso in tutte le famiglie. Dagli shampo al bagno schiuma, dalla saponetta alle creme. Come ho spesso ricordato, la scelta di un cosmetico naturale al 100% diventa una necessità, non solo per salvaguardare il pianeta, ma anche per la nostra salute.
Purtroppo a livello europeo non esiste uno standard di definizione unico che disciplina la cosmesi bio e ciò può comportare non poche insidie per il consumatore finale.
Purtuttavia lo scorso anno è entrato in vigore il Cosmetic Organic Standard il quale stabilisce che un prodotto cosmetico può definirsi biologico solo se contiene almeno il 95% degli ingredienti provenienti da agricoltura bio. Tale disciplinare è il frutto dell’accordo tra BDIH, COSMEBIO, ECOCERT Greenlife, ICEA e SOIL Association.
Si spera, comunque, che la Commissione Europea intervenga per colmare il vuoto legislativo in materia
Uno dei modi è essere aggiornati, conoscere e leggere le etichette dei cosmetici.
Per esempio, l’ICEA, uno dei principali enti certificatori Italiani ed Europei (controlla ben 13mila aziende in partnership anche con altri istituti italiani ha sviluppato un’applicazione per iPhone e iPad ICEA CECK che, per quanto riguarda i cosmetici, permette di individuare quali sono le componenti ammessi dal disciplinare del bio e quelle che non lo sono. Basta inserire l’elenco INCI ossia la lista degli ingredienti – seppur un po’ complicata – che obbligatoriamente per legge deve comparire in ogni cosmetico. L’applicazione ti permette di sapere anche nel negozio quante di quelle sostanze sono vietate.