La legge regionale lombarda IX/3744 del 11/07/2012 impone il piano di organizzazione della rete scolastica per le scuole dell’obbligo dopo che solo un mese prima la Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittimo il DL n. 98 del 2011 (sentenza n.147 del giugno 2012 nell’art. 19, comma 4).
Si vuole ad ogni costo “la verticalizzazione delle autonomie scolastiche del primo ciclo in Istituti Comprensivi” (IC) su una base di esclusivo dimensionamento medio di 1.000 alunni presupponendo che si possa aver una continuità didattica e contemporaneamente una “razionalizzazione” che come sempre accade significa “tagli” di spese.
Non tutte le regioni hanno deciso di intraprendere questa razionalizzazione. La regione Lombardia demanda invece alle provincie e ai comuni il compito di organizzare gli IC.
Nella nostra provincia ci sono realtà ove la divisione e la verticalizzazione è risultata semplice in quanto già i circoli didattici sono definiti sul territorio e le scuole medie sono in numero eguale ai circoli.
Nel comune di Cremona invece è stato preparato un piano con inaccettabili incongruenze sia considerando le aggregazioni dal punto di vista territoriale (ci sono infatti aggregazioni a macchia di leopardo che spostano per molti Km i bambini da una scuola all’altra), sia dal punto di vista della “continuità didattica” che non verrebbe affatto garantita .
L’obiezione da parte degli organi comunali, che stanno spingendo per deliberare il 10 ottobre questo piano mostruoso per l’anno scolastico 2013-2014, è che nel successivo anno scolastico 2014-2015 lo stesso verrà ridimensionato e migliorato. Perché allora non aspettare una migliore definizione di un piano che effettivamente serva alla didattica e agli studenti? Non c’è infatti nessuna necessità di rispondere immediatamente e positivamente al consiglio regionale.
Noi riteniamo che si debba chiedere una proroga e rivedere il numero di IC e la loro collocazione sul territorio comunale pena un sicuro scadimento della continuità didattica, un ridimensionamento dei curricola di molti insegnanti e una perdita di posti di lavoro per molti amministrativi.
Una proroga alla verticalizzazione permetterebbe anche di studiare e organizzare al meglio il trasporto pubblico degli studenti, cosa impossibile per il prossimo anno scolastico visto le gravi problematiche esistenti nella gestione attuale dei trasporti pubblici a Cremona.
Nel contempo è necessario ed urgente intervenire sulle strutture scolastiche che hanno vistose carenze strutturali in comparti che sono fuori legge (vedi tetti di amianto e mancanza di coibentazioni minime come i doppi vetri alle finestre).
Enrico Gnocchi
Circolo Rosa Luxemburg Cremona
Partito della Rifondazione Comunista
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