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Vescovato, il Comune rischia il commissariamento: quattro dimissioni nella maggioranza del sindaco Bonfante

Creato il 05 maggio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Oggi alle 18, in piazza Roma, la piazza centrale di Vescovato dove si è svolto il primo consiglio comunale dopo le elezioni del 2014, il sindaco Maria Grazia Bonfante riferirà in un'assemblea pubblica gli ultimi eventi. Quattro esponenti della maggioranza hanno dato le dimissioni contemporaneamente: di conseguenza la minoranza ha la possibilità di far venir meno il numero legale e di impedire ogni decisione del consiglio comunale. Il rischio è il commissariamento del Comune da parte della Prefettura e quindi l'indizione di nuove elezioni. Si ferma così l'attuazione del programma elettorale. La maggioranza degli elettori ha scelto Maria Grazia Bonfante, ma quattro esponenti della maggioranza, senza dare motivazioni scritte, si sono dimessi.

Il Comune di Vescovato si è distinto per aver emesso il bando di gara per la raccolta e per lo smaltimento dei rifiuti, dopo aver interrotto il rapporto con Lgh, e scegliendo di non conferire più i rifiuti all'inceneritore di Cremona. Una scelta che ha impresso un forte cambiamento, sostenuto dagli elettori ma non da un'area centrista.

Si è consolidata però, all'interno della maggioranza, una visione politica diversa da quella del sindaco e della giunta per quanto non sia stata sinora resa pubblica e nemmeno espressa nelle riunioni: nei verbali nulla risulta, se non un voto contrario in giunta da parte del vicesindaco.

Le idee politiche vanno rispettate: in casi come questo però entrano in conflitto, come sostiene il sindaco Bonfante, con il mandato elettorale. Il lavoro compiuto viene meno. Il sindaco ha tolto i vincoli dell'autostrada Cremona Mantova dal Piano di governo del territorio: altra scelta contraria all'orientamento della parte politica (centrodestra e centrista, per così dire) che sostiene inceneritore e autostrade.

Grande amarezza fra le associazioni ambientaliste che in Bonfante hanno trovato un punto di riferimento. Stamattina Cesare Vacchelli del comitato per il Tibre ferroviario, e non autostradale, ha diffuso un comunicato per annunciare l'assemblea straordinaria di oggi pomeriggio.

Maria Grazia Bonfante si è appellata ieri alla minoranza attuale, chiedendo una scelta di responsabilità istituzionale per evitare le elezioni, che si terrebbero l'anno prossimo in un contesto "imprevedibile oggi". Soldi tempo e decisioni buttate, un mandato elettorale voluto dalla maggioranza degli elettori ma annullato da una scelta politica.

"I Comuni - ha spiegato stamattina Bonfante - rischiano tagli ancora più pesanti dal governo: fra un anno non si sa in che condizioni si potrà amministrare, forse sarà peggio". Vescovato, capofila del subambito di quattro Comuni, ha in programma anche il polo sovracomunale per il riuso dei rifiuti. La spesa sociale, in seguito al commissariamento, verrà ridotta: altra conseguenza dannosa per la popolazione.

Le quattro dimissioni sono state date poche ore prima della riunione della commissione per la gara dei rifiuti. Una scelta che pare ad hoc, mirata a sostenere l'inceneritore. Tra un mese Vescovato sarebbe riuscito a iniziare il lavoro con il nuovo gestore.


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