"Il fallimento è suo, della sindachessa che ha dato di Vescovato un'immagine antagonista su tutto". Per il capogruppo di minoranza Balconi, come per l'ex sindaco Cottarelli, ormai esterno, Maria Grazia Bonfante e la maggioranza devono innanzitutto cercare di andare avanti con le loro forze: "I nostri programmi erano diversi, come facciamo a sostenerli adesso se la sindachessa non è riuscita a tenere insieme neanche i suoi? E adesso chiede aiuto proprio a noi!". Queste alcune delle reazioni a caldo, dopo il discorso di Maria Grazia Bonfante in piazza, davanti al municipio. La minoranza non ha ancora preso alcuna posizione ufficiale: domani il gruppo di Balconi si riunirà e deciderà. L'orientamento per ora è stare a guardare, partecipare al consiglio di domani sera alle 20.30 e poi prendere una decisione.
Dopo le dimissioni di quattro consiglieri di maggioranza, vicesindaco e capogruppo compresi, restano otto consiglieri alla maggioranza. Due dei non eletti, da quanto si sa, sono già disposti a entrare in consiglio al posto dei dimissionari. La volontà degli altri due non è ancora nota.
Il cosniglio comunale potrebbe però riunirsi venerdì sera in seconda convocazione. In quel caso sarà possibile per la maggioranza approvare due surroghe e quindi l'amministrazione continuerà avendo il numero legale.
Per la minoranza però il rischio di commissariamento non esiste: "La sindachessa ha voluto spaventare i cittadini. È tutta demagogia. E poi che rischi ci sono? Se il Comune sarà commissariato, l'amministrazione sarà ridotta al minimo, come adesso, con pochi soldi".
Il discorso di Maria Grazia Bonfante, stavolta senza fascia tricolore, è stato seguito da più di cento persone, non pochi provenienti da fuori Vescovato. Bonfante ha ottenuto non pochi consensi in provincia, già come coordinatrice provinciale di Salviamo il Paesaggio e i sostenitori sono venuti a Vescovato oggi da diversi Comuni.
Tanti gli apprezzamenti, tuttavia ogni sindaco ha una minoranza con cui fare i conti. E Balconi critica: non gli va quel "tentativo di scalata" alla casa di riposo, "per far eleggere un presidente di gradimento del sindaco", anche se il tentativo è fallito. E non va bene quell'opposizione all'autostrada Cremona Mantova "nella quale ormai non crede più nessuno". Neanche è stato apprezzato "l'invito a partecipare al corteo dei centri sociali a Cremona il 24 gennaio", ugualmente errato lo stop al "piccolo ampliamento della discarica di Malagnino" che si sarebbe potuta estendere su Vescovato con un progetto tuttavia bocciato dal Consiglio di Stato. Alla minoranza sarebbe piaciuta la compensazione della rotatoria su via Mantova. Sbagliata la partecipazione alla manifestazione sul rischio sismico di Bordolano con fascia tricolore e megafono.
Critiche alla sindachessa anche perché no triv, no tav, "praticamente no tutto sui temi ambientali", in sintesi "vuole fare carriera politica usando il Comune di Vescovato". Neanche piace quella gara per lo smaltimento e la gestione dei rifiuti: "Ci sono troppi vincoli nel bando; come farà l'aggiudicatario a rispettarli?" Ed è anche "una grillina".
Allora questa minoranza preferiva l'incenerimento? No, non c'è una presa di posizione dichiarata. Uno sbaglio però la gestione della piazzola della differenziata: c'è troppo verde consegnato all'esterno, lo portano anche dei non vescovatini, c'è troppo disordine.
Il gruppo di Balconi sinora ha tenuto un profilo basso, tranquillo: "Non facciamo un'opposizione dura, ma i problemi della maggioranza deve risolverseli la maggioranza".