Nel 1971 Pier Paolo Pasolini, durante un programma televisivo condotto da Enzo Biagi, parlava dei pericoli (spesso sottovalutati) insiti nel potere dei mezzi di comunicazione di massa. Il poeta e filosofo bolognese, si riferiva all’allora neonata televisione, ritenuta nell’Italia bigotta e moralista, portatrice di illusoria libertà. In un passaggio Pasolini affermava: “È il medium di massa in sé (ad essere pericoloso). Nel momento in cui qualcuno ti ascolta nel video, ha un rapporto passivo con te, da inferiore a superiore”. Credo fermamente che un simile discorso valga soprattutto oggi, epoca in cui i contenuti possono ottenere risonanze mediatiche impressionanti. Un ottimo motivo per fare molta attenzione a ciò che si dice e al senso che si vuole dare al proprio discorso, soprattutto quando ci si rivolge ad una platea così ampia!
Ieri abbiamo pubblicato un video che ha scatenato parecchie polemiche e ci sembrava giusto dare la possibilità al protagonista del filmato, di spiegare la propria posizione e di chiarire passaggi da noi ritenuti ambigui.
Ieri abbiamo pubblicato un articolo sul video da te caricato su Youtube intitolato “Noi non siamo Napoletani”. Hai reputato il nostro articolo tendenzioso e distorto, dichiarando che le tue parole erano state manipolate e fraintese. Puoi spiegare ai nostri lettori cosa volevi dire davvero e in quali passaggi noi avremmo manipolato il tuo pensiero?
Volevo semplicemente dire che la tifoseria napoletana, quando si va a Napoli, ci accoglie così, ovvio che poi essendo che la maggior parte di tifosi napoletani sono pure cittadini napoletani non specifico nel dire “tifosi” ma dico semplicemente “napoletani”. La parte distorta secondo me è stata la parte dove spiegavate che io ho considerato Napoli Kabul, e lo confermo ora che l’ho detto, ma specificando anche in quella determinata partita è così, negli altri 364 giorni l’anno è una città bellissima e i napoletani in se sono civilissimi e lo dico per esperienza.
E cosa intendevi dire, allora, con la frase -cito testualmente le tue parole- “Non è solo una tifoseria. Perché quando voi andate a Napoli (e siete Juve e Roma soprattutto) vi accolgono di merda, ma non Ultras napoletani. Vi accolgono di merda genitori con figli in braccio, poliziotti e carabinieri (che è una gravità assurda)” …concetto ribadito nuovamente più avanti quando dici -cito testualmente le tue parole-”L’80% dei napoletani è così, io ripeto, non generalizzo e vi spiego esattamente perché. Perché se il pullman della Juve arriva in centro a Napoli e viene accolti con fumogeni, sputi spranghe, non sono solo Ultras Napoletani perché se hanno in braccio il figlio e per mano hanno la moglie, e che il giorno prima del calcio se ne sbattevano..”
Perché molti approfittano della partita, ma ciò non accade solo a Napoli, ma appunto, molti approfittano della partita per farsi condizionare dagli atteggiamenti altrui, e sfogarsi le situazioni represse di ogni singolo individuo che si comporta così, ma ripeto, quello l’ho anche sottolineato nel video, ciò non accade solo a Napoli.
Quindi tu dichiari ufficialmente che in altre parti d’Italia hai visto poliziotti e genitori con figli in braccio e mogli alla mano comportarsi in maniera scandalosa con i tifosi Juventini?
Si, lo posso confermare, non mi faccio molte trasferte per motivi economici, ma ho molti amici fidati che me l’hanno confermato, oltre anche al giornalista Claudio Zuliani.
Suppongo che lo stesso discorso valga anche quando parli delle tue esperienze a Napoli dicendo “Ho amici napoletani che si comportano in maniera scandalosa, sono pessimi“
Si, ovviamente non li ho avuti amici, non esperienze a Napoli, esperienze qua dove vivo con napoletani, sia con napoletani come ho detto “scandalosi”, ma ho anche molti amici napoletani civilissimi e delle bravissime persone con le quali mi sono fatto pure tre settimane di vacanza e mi hanno portato due giorni anche giù.
E quali sono state le tue impressioni durante i tuoi due giorni “giù”?
Ho incontrato bravissima gente, mi hanno ospitato come mi conoscessero da una vita e invece mi conoscevano da qualche ora, veramente, ottima impressione, ma sulla mentalità napoletana sono sempre stato categorico, l’ho sempre definita gente aperta mentalmente, cosa che trovi raramente in altre regioni e soprattutto dove vivo io.
Permettimi di dire che il tuo discorso fatto sul web è quantomeno ambiguo! Credi sia importante il linguaggio quando ci rivolge ad una platea così ampia come quella presente sul web oppure il solo fatto di avere una telecamera a disposizione permette di poter dire qualunque cosa passi per la testa?
Io non sono seguito molto, e non avrei mai pensato di vedere un’emittente importante pubblicare un mio video, ma ripeto, il mio senso di quel video da molti napoletani è stato capito e sono d’accordo con me, e sanno che non volevo offendere il popolo partenopeo, ma semplicemente volevasi essere una critica a molti atteggiamenti quantomeno discutibili della tifoseria napoletana, ma intendo ovviamente le teste calde, chi non è una testa calda non aveva motivo di sentirsi tirato in causa.
Puoi spiegare meglio l’associazione che hai fatto tra Napoli e Kabul?
Certo, in quella partita, in quel giorno, se sei juventino, andare a Napoli è pressoché proibitivo, infatti, basti prendere le statistiche del nostro tifo organizzato, uno di quelli che si muove più in massa, in trasferta ad esempio a Verona sabato, siamo di solito almeno 2/3 mila, a Napoli solo qualche centinaio, un motivo ci sarà se molti disertano quella trasferta.
Trovate sia pericoloso?
Abbastanza, ma non tanto per il fatto della trasferta in se, ma il fatto è che molti di noi si dovrebbero fare 7/8 ore di viaggio, (e questo succede sempre con la trasferta che facciamo a Napoli, per entrare solo nel secondo tempo, perchè la polizia non so se locale o meno, ma fa controlli su controlli ai nostri per un tempo, ci fanno ritardare e ci fanno entrare nel secondo tempo, lasciando perdere magari quello che accade tra polizia e i nostri ultras, ma quello accade in molte trasferte che facciamo…
Quindi ti sentiresti di chiedere scusa ai tanti napoletani che si sono indignati dopo aver guardato il tuo video?
Mi scuso del fatto che possa essere stato mal interpretato, e magari che poteva sembrare che io generalizzavo su Napoli e i napoletani a prescindere, di questo si, mi scuso.
Perfetto, se non hai altro da aggiungere, per me l’intervista può ritenersi terminata!
Va bene, solo una cosa voglio aggiungere, e mi riferisco alla Napoli bella e ai napoletani intelligenti e civili, è vero, ci sono molti pregiudizi su Napoli e i napoletani, ma so per certo che la minoranza napoletana si comporta in maniera incivile, ma come sempre fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, il mio appello è questo ai napoletani, fate di tutto perché gli altri non abbiano motivo di parlare male di Napoli, combattete i pseudo napoletani che infangano la vostra città, con questo ho finito.