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VFNO, le vetrine e i poveracci

Creato il 09 settembre 2011 da Elenatorresani
VFNO, le vetrine e i poveracci

LANA SUTRA - A project by Fabrica (per Benetton)

Dopo un agosto passato a languire sotto l’aria condizionata, settembre mi accoglie con una rinascita godereccia di cui voglio perdermi ben poco.
Così mi sono fatta un giro anche alla VFNO, e per il terzo anno consecutivo mi sono consumata le suole per le vie di Milano, sulle scale dei negozi e in coda sui marciapiedi.

VFNO, le vetrine e i poveracci
Qualità della manifestazione in decisa regressione, soprattutto perché quest’anno la VFNO ha perso l’occasione di intonarsi al contesto, tradendo definitivamente la propria missione: aprire la città e avvicinare i cittadini comuni al mondo della moda.
VFNO, le vetrine e i poveracci
I cartellini vertiginosi e i prezzi eccessivi delle limited edition (per non parlare della qualità), separano sempre clamorosamente il mondo in due gruppi: quelli che possono e quelli che non possono (e che semplicemente vengono invitati per essere ingolositi ulteriormente dal mondo che non potranno mai nemmeno sfiorare).
È un ribadire un’èlite, e in questa fase storica non è certo di buon gusto: fa tanto Lapo che blocca il traffico di Milano per 30 minuti con il suo SUV, perché lui può. È quella sbruffoneria esibita, senza reali aperture alla gente e alla città.
Per fortuna che qualcuno si è degnato di scomodare l’arte, vien da dire.

VFNO, le vetrine e i poveracci

da Swatch

La verità, questa sera, è stata ripetutamente sulla bocca di mia sorella, che girava con me per queste strade piene di gente in unitile delirio:

C’è gente che comunque ci crede davvero un sacco
(di fronte alle molte, troppe ragazze vestite come per una serata di gala che percorrevano a falcate da leonesse la passerella di Corso Vittorio Emanuele: passo deciso, testa alta, braccio rigido piegato a L con una borsa appesa sopra, colpo d’anca quando si fermavano a fumare, camminata bang-bang per meritare sguardi e scatti)

E io che pensavo che Salmoiraghi & Viganò fosse una ditta seria
(di fronte alla vetrina tamarrissima di gente esposta e gasatissima)

VFNO, le vetrine e i poveracci

Salmoiraghi&Viganò - in vetrina

Comunque qui in mezzo le ricche vere le vedi lontano un miglio
(all’interno della boutique di Valentino, piena di gente che beveva succhi d’arancia gratis e si atteggiava come se avesse in mano un bicchiere di oro colato, agghindata come un pavone al dì di festa e tutta gonfia di presunta bellezza)

VFNO, le vetrine e i poveracci
La cosa agghiacciante è che, con tutto quello che sta succedendo a questo paese, le piazze si riempiono soprattutto per fare una foto davanti a una vetrina.

VFNO, le vetrine e i poveracci

VFNO, le vetrine e i poveracci

Max Mara

VFNO, le vetrine e i poveracci

VFNO, le vetrine e i poveracci

Valentino

VFNO, le vetrine e i poveracci

a fine serata era tutto storto, piedi compresi

VFNO, le vetrine e i poveracci

Max Mara bride


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