E insomma questo governo Letta parte subito con il piede schiacciato sull’acceleratore come Vin Diesel e Paul Walker in uno qualsiasi dei Fast and Furious. Si era detto “il governo di servizio”, “il governo del cambiamento”, “facce nuove”, “sobrietà”. E ci ritroviamo oggi con Michaela Biancofiore che a nemmeno 48 ore dalla nomina a Sottosegretario con delega alle Pari Opportunità era già nella bufera. Motivo per il quella Enrico Letta ha deciso di cambiarle la delega, assegnandole quella alla Pubblica Amministrazione e Semplificazione. Ma Biancofiore è solo la punta dell’iceberg di una serie di scelte quantomeno discutibili nella folta schiera di Sottosegretari e Viceministri di questo governo. Conosciamo alcuni di questi personaggi, con i quali non condividerei nemmeno lo stesso vagone della metropolitana, a cominciare proprio da Biancofiore.
Michaela Biancofiore (ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, ora alla Pubblica Amministrazione e Semplificazione): già una che si chiama Michaela con l’h messa in mezzo a caso nel nome come i Sonohra ha qualcosa che non va. La bionda amazzone fedelissima di Berlusconi si era precedentemente distinta per aver affiancato il Silvio nazionale in un esilarante siparietto durante un comizio.
Davvero un’ottima idea quella di assegnare a lei le deleghe alle pari opportunità, visto che bastava consultare Wikipedia per ricordarsi che aveva rilasciato dichiarazioni di questo tipo:
Chi va con i trans ha seri problemi e purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, tra l’altro una natura che non ti fa avere una vita facile
Gianfranco Miccichè (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Pubblica Amministrazione e Semplificazione): se cerchi “Gianfranco Miccichè” su Google il primo suggerimento che viene fuori è “Gianfranco Miccichè cocaina”. Niente di più vero, visto che Google sa tutto di noi. Il buon Gianfranco, infatti, durante una deposizione in tribunale nel lontano 1988 ha respinto l’accusa di essere uno spacciatore, dicendo:
Non sono uno spacciatore ma solo un assuntore di cocaina.
E da allora non è che abbia fatto molto per smettere, visto che nel 2002 è entrato nel mirino della giustizia perché sospettato di farsi recapitare regolarmente la cocaina presso il Ministero delle Finanze.
Jole Santelli (Sottosegretario al Lavoro e Politiche Sociali): Santelli è una talmente devota al Capo che, di fronte alle impietose foto di Berlusconi che ronfa a Dallas durante una cerimonia, ha avuto il coraggio di difenderlo dicendo che probabilmente qualcuno gli stava parlando e lui quando ascolta chiude gli occhi. È anche una che pensa che bisognerebbe impedire ai giornali di uscire se pubblicano intercettazioni. Insomma, il Popolo delle Libertà. Vi lascio con una sua diapositiva.
Simona Vicari (Sottosegretario allo Sviluppo Economico): sempre per la serie “Donne devote al Capo”, Santelli qualche giorno fa ha affermato che:
Berlusconi è l’uomo più perseguitato dalla giustizia. E non il più perseguitato della politica, dell’Italia o dell’Europa, ma dell’umanità.
Avevamo detto? Sobrietà.
Bruno Archi (Viceministro degli Esteri): Archi è uno di quelli che ha testimoniato al Processo Ruby sostenendo che durante una cena con Mubarak si era parlato proprio della giovane ragazza come nipote del presidente egiziano. Approfitto per agevolare una diapositiva dell’innocente nipote di Mubarak assidua frequentatrice delle cene eleganti.
Stefano Fassina (Viceministro dell’Economia e Finanze): lui poverino non ha nulla a che vedere con quanto dichiarato e fatto da chi l’ha preceduto in questo post. Ma è talmente insopportabile sia nella forma che nei contenuti che per me finisce dritto dritto negli impresentabili. D’altronde è colui che, durante la riunione dei gruppi parlamentari del PD, ha affermato che non si poteva votare Rodotà perché suo cognato non lo conosceva. Ma anche uno che affermava quanto segue.
La puntata di oggi di Cosmopolis si conclude qui. Sappiate però che ho volutamente escluso dall’elenco altri Viceministri e Sottosegretari che hanno in corso qualche procedimento con la giustizia. Robe di corruzione, abuso d’ufficio e simili. Un governo di cambiamento e sobrietà.
[Le puntate precedenti di Cosmopolis]