La start-up che rivoluziona il mondo dei virtual tour
Parafrasando il titolo di un famoso film, ecco in arrivo una nuova start-up torinese che è destinata ad innovare diversi settori relativi all’interior design: dagli studi professionali di settore ai privati, dalla nautica.
L’idea della società Nigis, fondata da Stefano Nicotra e Manuele Giaccone, è quella di dare la possibilità a tutti, con il proprio tablet o smartphone, di poter disporre di una app che ricrea spazi virtuali in modo nuovo e completo: un vero e proprio tour virtuale, a metà tra le Google Maps di interni ed i classici rendering. In pratica, è come poter trasformare qualsiasi immobile, yacht, spazio, nella classica ambientazione di un videogioco realistico: ci si può poi muovere nello spazio ricreato, rendersi conto delle proporzioni, della luce, delle possibilità dell’arredamento.
Uno dei punti di forza è infatti proprio quello di poter interagire con lo spazio, non solo spostandosi a piacimento e rivolgendo lo sguardo dove si vuole, ma soprattutto potendo sostituire oggetti, armadi, tavoli, letti, e chi più ne ha più ne metta. Torino “capitale del design” è quindi il terreno fertile in cui due ragazzi, con esperienze di formazione eterogenee (legate all’informatica ed al diritto) si sono immaginati uno strumento che potrà semplificare la vita a chi voglia comunicare in modo più efficace progetti edili, o a chi più semplicemente voglia vedere come starebbe la propria stanza se disponesse diversamente quello che c’è dentro. Ecco un video esemplificativo del funzionamento.
Applicazioni legate solo alla fantasia degli utilizzatori quindi, ma anche vera innovazione. Abbiamo intervistato i due fondatori per sapere quali progetti abbiano e come abbiano intenzione di sviluppare il progetto.
«Siamo due giovani che sognano di mostrare il mondo da prospettive differenti – spiegano Stefano e Manuele – Mr Jack è il veicolo per visitare qualsiasi ambiente in qualsiasi parte del mondo esso sia. Offriamo la possibilità di muoversi liberamente all’interno di qualsiasi spazio, osservando i particolari che più interessano dalla prospettiva che soddisfa e appaga maggiormente le esigenze. Il risultato è rivoluzionario, Mr Jack soddisfa ogni tipo di necessità. Innumerevoli le possibilità di interazioni, ricreate ad hoc sulla base delle esigenze del cliente. Il tutto a portata di smartphone, tablet e pc.»
Ma la riproduzione “digitale” o virtuale della realtà, a che punto è arrivata? «Tecnologicamente siamo già in grado di realizzare esperienze immersive compatibili con Oculus e con gli altri dispositivi che permetteranno al grande pubblico di indossare occhiali o caschetti e muoversi in ambienti ricreati a computer in cui muoversi come se fossero reali».
E visto che sempre più giovani cercano la propria strada nel mondo delle start-up, cercando di inventarsi soluzioni innovative che semplifichino la vita al prossimo e rivoluzionino un mercato sempre più rapido al cambiamento, abbiamo chiesto ai due startupper anche qualcosa in più sulla loro esperienza.
«Non è affatto facile – dice con un pizzico di ironia Stefano – perché giorno dopo giorno vengono fuori sempre nuove sfide e imprevisti che bisogna affrontare con determinazione e senza lasciarsi demoralizzare».
Mai pensato che partire dall’estero sarebbe stato più facile? «Internazionalizzarsi oggi non è più una scelta, ma quasi un’ovvietà. Noi abbiamo voluto – spiega Manuele – iniziare nella nostra città. Ma abbiamo già avuto contatti con investitori e clienti in altri stati: è ovvio, visto che il servizio che abbiamo ideato non ha confini ed anzi, serve proprio per accorciare le distanze globali. Devo poter visitare un appartamento in Cina o una villa in Sud America senza spostarmi da casa, ed è per questo che non ha senso limitarsi ad una singola area geografica».
Ottimisti, dunque? «Offriamo un servizio che è attualmente unico. E che può essere ideale per i cantieri nautici, immobiliaristi di lusso , Real Estate, imprese edili, agenzie immobiliari, architetti, interior designer, mobilifici, operatori fieristici, privati, ma anche chiunque voglia realizzare uno showroom virtuale, dal mondo dell’automotive, ai musei che vogliano essere visitabili in remoto…
Ed eccovi il racconto del progetto.
Next post
