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Vi raccontiamo la grande abbuffata

Da Latognazza

VI RACCONTIAMO LA GRANDE ABBUFFATA

Il 25 aprile presso sede di Velletri de La Tognazza, avrà luogo il nuovo evento-degustazione dedicato al film di Marco Ferreri con Ugo Tognazzi, La Grande Abbuffata. Una serata per raccontarvi, con il contributo di Gian Marco Tognazzi, aneddoti e storie del film dietro le quinte... Un film di cui Ugo Tognazzi ha scritto tanto sul suo Abbuffone e per cui, da grande appassionato di cucina, ha studiato il menu.

Forse, però, non tutti conoscono o hanno visto il film "La Grande Abbuffata" di Marco Ferreri (1973). Un capolavoro del cinema italiano con una feroce critica alla società dei consumi e del benessere, condannata, secondo l'autore, all'autodistruzione. I protagonisti del film sono quattro amici, che stanchi della vita noiosa e inappagante che conducono, decidono di suicidarsi, chiudendosi in una casa nei dintorni di Parigi mangiando fino alla morte. Quattro personaggi eccezionali e surreali, interpretati magistralmente da Ugo Tognazzi, proprietario del ristorante "Le Biscuit a Soup" e grande chef, deciso a suicidarsi probabilmente anche a causa delle numerose incomprensioni con la moglie; Marcello Mastroianni, pilota dell'Alitalia, vero e proprio maniaco sessuale; Philippe Noiret, importante magistrato che tuttavia vive ancora insieme alla sua balia d'infanzia Nicole; e infine Michel Piccoli, produttore televisivo dalla personalità effeminata, divorziato e stanco della vita monotona che conduce.

Nel film i quattro si recano insieme in macchina alla villa, di proprietà di Philippe, nella quale il vecchio guardiano ha già predisposto tutto per la grande abbuffata, senza sapere tuttavia che il loro intento sia quello di uccidersi. Una volta rimasti soli, i quattro cominciano la loro abbuffata, ma sentendosi soli, si organizzano per avere un po' di presenza femminile, invitando, oltre ad Andrea la maestra di una scolaresca in visita al castello e tre prostitute. Andrea, intuisce quale fosse il loro scopo, decide di aiutarli nel loro intento, stabilendo un tacito accordo e rimanendo con loro fino alla morte di tutti e quattro.

Il primo a morire è Marcello, che a causa di quell'abbuffata accusa un calo di libido. Esasperato e comprendendo l'inutilità di quella farsa, decide di lasciare la villa nottetempo in mezzo ad una bufera, a bordo di una vecchia Bugatti che era custodita nel garage della villa. Gli amici lo ritrovano il mattino dopo, congelato, al posto di guida, e su consiglio di Philippe lo sistemano nella cella-frigorifero, ben visibile dalla cucina. Dopo Marcello è la volta di Michel che, vittima di violente crisi meteoriche e stipato di cibo all'inverosimile, stramazza sul terrazzo. Gli amici lo sistemano nella cella accanto a Marcello.

Poco dopo tocca ad Ugo, che s'ingozza, fino a morirne, di un piatto a base di tre tipi diversi di fegato, a forma di cupola di San Pietro da lui stesso preparato. Ultimo ad andarsene è il diabetico Philippe, sulla panchina sotto il tiglio di Boileau e tra le braccia di Andrea, dopo aver mangiato un dolce a forma di seno preparato dalla donna.

Il film all'epoca venne stroncato dalla maggioranza dei critici, fischiato al Festival di Cannes, pesantemente tagliato dalla censura e criticata l'abbondante presenza di scene di sesso e di scene definite volgari. Ciò nonostante la pellicola riscosse un successo di pubblico immediato ed enorme.

Per chi vuole conoscere curiosità e altre storie su questo film l'appuntamento è per il 25 aprile ore 20 presso La Tognazza di Velletri (via Colle Ottone Basso, 84). Info e prenotazione allo 06 9625352 - [email protected]


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