© 2013 Giovy
Domenica ho fatto il goulash e mi è tornato in mente quel momento in cui dal Burgenland sono arrivata al confine con l'Ungheria.
Quello che vedete qui sopra è il panorama dalle parti di Güssing e la parte della foto più vicina all'orizzonte è proprio l'Ungheria.
Il Burgenland è l'Austria che proprio non mi aspettavo.
Se giocassimo all'associazione di idee ed io vi dicessi Austria, la prima cosa a essere messa sul piatto sarebbero le Alpi, poi il Tirolo, i Mercatini e Vienna.
A ruota seguirebbe, almeno per me, la Carinzia.
Il Burgenland è quella regione che nessuno immagina, a meno che non ci sia stato almeno una volta.
Gian mi disse, durante quei giorni austriaci, che gli sembrava di stare in Val di Non.
Un po' aveva ragione perché il Burgenland è una regione di mele, dolci colline, spazi aperti e vino.
Per arrivare qui occorre percorrere l'autostrada A2 ( bollino per 10 giorni 8€), passare Graz e continuare in direzione Vienna fino all'uscita di Bad Waltersdorf.
Da qui, vi troverete a guidare in un bellissimo territorio fatto di boschi, strade tortuose ma non troppo e grandi sali scendi.
I paesini sono piccoli e sono il giusto miscuglio tra Austria e Ungheria.
Questo luogo ha "cambiato padrone un bel po' di volte nel corso della sua vita.
Quasi tutti i paesi qui hanno il nome sia in tedesco che in ungherese.
Il mio consiglio è quello di arrivare fino a Stegersbach per poi proseguire in direzione Ungheria.
Viaggiando lungo la statale passerete paesaggi da favola: ad inizio ottobre, ad esempio, i campi erano pieni di zucche e tutto sembrava color arancio.
L'Ungheria dista da Stegersbach circa 20 minuti d'auto.
Già che siete da queste parti, parcheggiate e ... gambe in spalla... salite fino a gustarvi il castello di Güssing. Da lì il panorama al tramonto è qualcosa di incredibile.
Attraversando il Burgenland ho proprio creato dentro la mia mente una nuova immagine di Austria: dolce, morbida, piena di colori pazzeschi e di profumi irresistibili.
Qualche giorno nel Burgenland può sicuramente regalare una nuova prospettiva su una nazione sicuramente interessante e capace di rinnovarsi.
Io ci tornerei... venite con me?