Via con me di Castle Freeman

Via con me

Autore:Castle Freeman

Marcos y Marcos- 2011

Una specie di ghost town nel Vermont fa da scenario all’eccellente romanzo di Castle Freeman, Via con Me, che racchiude in sé il thriller, il new western e l’avventura cavalleresca.

Tutto comincia con l’arrivo davanti all’ ufficio dello sceriffo di Lillian, che stanca e terrorizzata cerca aiuto nel rappresentante della legge Wingate.

Il problema che l’affligge, la paura che la perseguita ha un nome: Blackway, il classico piantagrane, quello che si permette di fare qualsiasi, da loschi giri di droga a vendite illegali di terreni, senza il timore di essere scoperto. Perché lui non ha proprio intenzione di nascondersi e coprirsi, lui fa quello che vuole soltanto per creare disordine e seminare terrore. Blackway è il bastardo che perseguita Lillian, che vuole darle una bella lezione per lo scherzetto che gli ha fatto dicendo dei suoi traffici, e per cominciare a mettere in chiaro le cose, le ha fatto fuori il gatto e ha iniziato a perseguitarla.

Naturalmente il bravo e coscienzioso tutore dell’ordine risponde a modo.

“Insomma lei mi dice che dovrei aspettare che lui faccia qualcosa, che mi faccia qualcosa, che mi uccida, prima che lei possa fare qualcosa”.

“Può anche metterla così, se vuole” disse lo sceriffo.

“Lei come la metterebbe?”

“Così”.

E l’unico buon consiglio che la donna riceve è di andare dal vecchio Weezer e dalla sua cricca di sciroccati. Da qui comincia l’avventura, dal momento in cui il Weezer mette vicino a Lillian Nate Il Grande e Lester per aiutarla e proteggerla, ma i due cavalieri dovranno fare i conti non solo con l’incombente presenza di Blackway, ma con le loro pulsioni sentimentali nei confronti della protagonista. Un romanzo di grande forza narrativa, di una forza serrata, pericolosamente esatta, fatta di dialoghi cinematografici essenziali, rapidi, estremamente accattivanti, con uno scenario che nella sua ruralità sembra desertico, conducono il lettore nei meandri di una vicenda ben più complessa di come possono vederla i suoi attori e ben più pericolosa, che ha domande a cui verranno date risposte a tempo debito, in un arco narrativo breve e incisivo tessuto con grande maestria.

Castle Freeman, firma un vero e proprio piccolo capolavoro capace di penetrare i pensieri come una pallottola a bruciapelo.

Buona scelta

IBD