Giovedì 01 Agosto 2013 20:26 Scritto da Rosy
sulla cima di un albero di pero
viveva un nonno piccino piccino
chiamato Patato, con una
barba lunga lunga e un enorme nasone
quando aveva l'influenza
usava gli asciugamani per soffiarsi il naso
Aveva pure con se una
nipotina piccina piccina
con capelli rossi, ricci ricci
cortissimi e tagliati a zero
Il suo visino era ricoperto di lentiggini rossi
che la facevano sembrare ancora più bella
e di sera le si illuminavano, come mille lucine di vari colori
Sdraiato su una grande e morbida poltrona
stava a poltrire beato
come un pascià un enorme gattone bianco
Con orecchie verdi e una coda lunga lunga
che le penzolava fino a terra
e i topi ci giocavano come altalena
Giantoldo era tanto grasso che
non riusciva a muovere neppure i baffi
ogni baffo pesava un chilo, girava solo gli occhi
Mangiava sempre
il suo cibo preferito erano biscotti
cioccolata e caffè, tantissimo caffè
caffè la mattina. caffè il pomeriggio- caffè la sera
Lo beveva per rimanere sveglio
e per poter catturare quei fastidiosi topi
che lo tormentavano sempre
e che lui non riusciva a prendere mai
perchè era molto grasso
Una sera Giantoldo fece finta di dormire
tenne la bocca aperta e iniziò a russare
I topolini credendo che il gatto
dormisse gli saltarono sulla bocca
e lui se li mangiò tutti in un boccone
non ne lasciò neppure uno libero
Dopo Giantoldo per digerire
bevve una tazza di caffè
Tutto tranquillo e soddisfatto
si mise a pancia in sù per digerire meglio e dormire tranquillo
Ormai i topi non lo tormentavano più li aveva mangiati
Invece i topolini, dentro la pancia cominciarono a dargli pugni e calci
volevano uscire fuori, il nonno li senti' gridare
Facci uscire gattone, grasso
facci uscire, ti faremo diventerai ricco e magro
Quando Giantoldo si addormentò
il nonno Patato iniziò a sbottonare la pancia del gatto
piano piano per non svegliarlo
cosi' fece uscire i topini dalla pancia del gattone
Erano tutti neri colorati del caffè che il gattone aveva bevuto
Ringraziarono il nonno di averli liberati
andarono via di corsa da quella casetta
ma prima lasciarono un piccolo sacchetto vuoto, a Serra
Dissero tu sarai ricca ogni volta che lo vorrai
basta toccarti il tuo bel viso e una lentiggine
casi' tutti
i tuoi desideri saranno esauditi ogni volta che vorrai
Serra iniziò ad esprimere i primi tre desideri
Il primo si toccò il viso, voglio un castello grande grande
Secondo, voglio essere una principessa grande grande
con il nonno mio re grande grande e il naso piccino piccino
Il terzo il mio grosso gattone diventare un grosso principe
Tutti i desideri si sono avverati, ora vivono in un grande castello
e continuano ad esprimere desideri
Vuoi chiedere un desiderio?
chiama Sella
lei ti aspetta
abita in un castello
in via Del Pero della fantasia