Poi c’è la zona di via Don Minzoni, quella famosissima dell’impalcatura ormai oggetto di studi archeologici, individuata tra le intersezioni tra la stessa via Don Minzoni, via Garibaldi e via Palestro. Qui, grazie all’alta concentrazione di edifici diroccati, prolificano i piccioni. I volatili vi sono sempre stati, sono calati notevolmente come numero grazie all’adozione del sistema di cattura con le gabbie, e ora sono tornati in massa ad occupare non più soltanto lo stabile dell’impalcatura ma anche tutte le case che lo circondano, cosicchè possiamo affermare che ci troviamo di fronte ad una sorta di paradiso del piccione (e di inferno del residente).
Tenere pulita la strada è impossibile. Sabato sono intervenuti gli uomini della Protezione Civile e del Comune che, con l’idropulitrice, hanno effettuato un’opera di pulizia estremamente approfondita ma oggi, martedì, a soli tre giorni di distanza, la situazione è tornata tale e quale. Assicurano da piazza Mazzini che si provvederà a ripetere la pulizia con cadenza regolare di dieci giorni ma, pur essendo lo sforzo apprezzabile, non pare essere la soluzione.
La soluzione è un’altra e l’ho scritta anche troppe volte. Stavolta desisterò, col naso tappato per la puzza di cacca di piccione e le scarpe sporche sempre della stessa.
Luca Craia