Dopo dicono che siamo un popolo incivile. Genova vara per prima in Italia un regolamento a salvaguardia degli animali. In 51 articoli vengono sancite le regole di convivenza e rispetto verso cani, gatti, topi, cinghiali e formiche. Ad esempio, se si pota una pianta bisognerà rimuovere gli eventuali nidi, provvedere all'operazione di potatura e poi ripristinare il nido. Non si potranno distruggere i formicai e prima di effettuare una derattizzazione bisognerà cercare di risolvere l'infestazione da topi intervenendo sulla pulizia. Così via si sviscerano le tante norme che segnano un progresso verso il rispetto dell'ambiente e della natura.
Ma il dubbio che mi assale è questo: come mai siamo tanto attenti a rispettare i nostri piccoli amici e poi siamo pronti ai respingimenti dei barconi di migranti? Come mai ci preoccupiamo tanto del nido del passerotto ma non abbiamo il minimo senso di solidarietà per il rifugiato che sbarca in Italia?
Allora io vi propongo di usare la stessa misura. Fora dai ball tutti i migranti. Rondini comprese. Sono clandestine, non hanno i documenti, il permesso di soggiorno, e si installano nelle nostre case. E ci scagazzano la macchina. Via dall'Italia queste Africane bianconere. E via gli aironi, i fenicotteri. Via l'orso croato. E via i cani afghani, i gatti siamesi. Via tutti. Almeno siamo coerenti.
Luca Craia