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Via internet le tracce della maturità gli hacker si preparano

Da Simonetta Frongia

E' partito il progetto denominato "plico telematico", per la trasmissione on-line delle tracce delle prove scritte per gli esami di Stato del secondo ciclo.
Come comunicato con la nota prot. n. 1281 del 20 marzo 2012, già dalla prossima sessione ordinaria saranno aboliti gli invii dei plichi cartacei, sostituiti dalla trasmissione telematica. Il passaggio alla nuova modalità non sarà però “istantaneo”: sarà infatti previsto un periodo di sperimentazione che si svolgerà nel corso del mese di maggio. E comunque, almeno per questo primo anno, saranno previste misure alternative tali da garantire, anche in caso di malfunzionamenti, il regolare svolgimento delle prove. I nuovi testi ricalcheranno sostanzialmente le tracce adottate gli scorsi anni, con la differenza che le scuole non riceveranno più alcun documento cartaceo (i classici plichi in busta sigillata), ma tutto il materiale, appositamente criptato, verrà inviato telematicamente ed ogni istituzione scolastica dovrà provvedere a riprodurre il testo nelle quantità necessarie.
Ogni scuola dovrà dunque dotarsi di pc e stampante e dovrà garantire la presenza di un referente che segua la nuova procedura e supporti i componenti della commissione d'esame nella riproduzione cartacea dei testi.
Ma sarà una successiva ordinanza a definire i dettagli operativi, così come è prevista l’organizzazione di incontri formativi e i formativi per illustrare il personale coinvolto le modalità di effettuazione della simulazione e le modalità di raccolta dei feedback necessari per individuare e rimuovere eventuali criticità e/o impedimenti che non consentano la corretta esecuzione delle operazioni. Ma se è vero che da un lato il Ministero dell’istruzione si modernizza, dall'altro gli hacker  si attrezzano per intercettarle. Come dimenticare il fatto che da qualche anno a questa parte con preoccupante anticipo già in tanti sapevano il contenuto delle tracce delle prove scritte agli esami di stato? E fino all’anno scorso l’invio avveniva con buste regolarmente sigillate e affidate alle forze dell’ordine che poi provvedevano a recapitarle ad ogni scuola. E se già con quelle sperimentate cautele si verificavano fughe, che succederà ora che i plichi sono affidati a buon volere dell’etere e alla paziente capacità degli informatici ministeriali e periferici?
E’ vero che a maggio il Ministero metterà in campo delle prove per verificare il corretto funzionamento della procedura, ma è anche vero che ci sono tutte le possibilità che le tracce potrebbero essere decriptate durante l’invio ad ogni scuola o addirittura in contemporanea, magari entrando nella posta di qualche scuola un po’ più “sprovveduta”. http://www.studenti.it/ come al solito condisce di pepe la scelta rivoluzionaria del Miur di modernizzarsi e avverte: “prima magari bastava convincere il bidello a fare una fotocopia della traccia, ora bisognerà reclutare esperti hacker per riuscire a scaricare il plico. Gli esperti di informatica sono allertati!”
Ma pone pure un quesito importante: e se il giorno dell’invio in qualche scuola non funzionassero i sistemi telematici e non si riuscisse a scaricare il plico? Un guasto qualsiasi, anche la mancanza di energia elettrica.
L’attesa si fa interessante, pare di capire, e l’esperimento è demandato al 20 e 21 giugno, quando finalmente sapremo chi vincerà la battaglia:hacker o informatici del ministero?
 http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=35674&action=view  http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=35686&action=view 

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