Quando si chiede ai nostri amministratori di avere una visione d’insieme della questione del centro storico si intende anche che non si dovrebbe considerare risolta una situazione se non la si analizza nel suo complesso. Spendere 23.000 (o 43.000?) euro in via Volontari per abbattere parzialmente e in maniera più che discutibile una casa pericolante non chiude la questione se, a fianco, vi sono altri stabili che, prima o poi (più prima che poi, con ogni probabilità), andranno ad innescare una situazione di pericolosità identica a quella appena “risolta”.
In effetti, in via Volontari vi sono altri edifici oggetto di ordinanza di messa in sicurezza da parte del Comune. Tale ordinanza è stata rispettata puntellando i muri esterni e producendo, a quanto pare, la relativa documentazione tecnica attestante l’idoneità dell’intervento. Fatto sta che anche un profano può vedere come un puntellamento realizzato legando i muri perimetrali con se stessi sia una soluzione temporanea che, probabilmente, pur essendo (forse) oggi idonea, presto non lo sarà più. Il tetto di tale edificio è imploso e si vedono per strada pezzi di mattone. Può considerarsi, questa, una situazione sicura?
Quando si è intervenuti sull’altro edificio, a rigor di logica, si doveva metter mano anche a questa problematica. Invece si è lasciato stare aspettando, forse, che il tempo passi e che il problema si presenti nella prossima legislatura. Certamente questa non è la diligenza del buon padre di famiglia che si richiede all’amministratore pubblico. Certamente questo non è ciò che si aspettavano i residenti di via Volontari. Certamente non è quello che i cittadini di Montegranaro dovrebbero aspettarsi.
Luca Craia