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Via Volontari vuole una soluzione. Urgente.

Creato il 23 luglio 2012 da Laperonza

 

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Torniamo a via Volontari che, pur essendo solo uno dei tanti problemi che affliggono il centro storico montegranarese, è attualmente quello di maggior evidenza e quello che necessita con più urgenza una soluzione. Sono stati fatti diversi sopralluoghi da parte di uomini dell’Ufficio Tecnico e sembra si stia valutando una soluzione che verte ad abbattere parzialmente uno dei due edifici pericolanti in modo di abbassare il baricentro ed evitare ulteriori crolli. Lo stabile di cui parliamo è quello che ha causato la chiusura della strada, di proprietà di una società intestata ad un cittadino extracomunitario che risulta insolvente per cui il costo dell’operazione – se mai ci sarà - sarà, presumibilmente, a carico del Comune.

 

Da qui sorgono alcuni interrogativi che vorrei illustrare in maniera schematica:

 

1)   perché un abbattimento parziale?

 

2)   Quanto costerebbe di più un abbattimento totale e una radicale pulizia dell’area in modo di riqualificarla anziché limitarsi a metterla in sicurezza?

 

3)   Si provvederà comunque ad imputare i costi al proprietario salvo poi adire le vie legali per il recupero del credito o il costa andrà a gravare sulla collettività senza nemmeno provarci?

 

4)   Il secondo stabile ha un proprietario conosciuto ed è anch’esso a forte rischio crollo. Cosa si intende fare?

 

5)   Come si intende intervenire sulla questione igienico-sanitaria relativa al proliferare di sporcizia e animali morti all’interno dei ruderi?

 

6)   Quali sono i tempi tecnici di un’auspicabile riapertura della via?

 

7)   I criteri adottati per la soluzione dei problemi di via Volontari si possono applicare anche in situazioni analoghe (e ce ne sono tante)?

 

Sono interrogativi di cui mi faccio interprete, sono le istanze dei cittadini montegranaresi chiusi letteralmente dentro da questa situazione paradossale ormai da otto mesi, cittadini come tutti gli altri, che pagano le tasse come tutti gli altri, che pagano l’IMU e la TARSU come tutti gli altri ma che vivono in una situazione estremamente disagiata e pericolosa per responsabilità di altri. Sono anche le istanze del gruppo Scout che ha lavorato alacremente per ristrutturare l’ex canonica della Prioria, per ridare vita ad un pezzetto di questo centro storico martoriato, e si ritrova nell’impossibilità di adoperare i propri locali. Dovrebbero anche essere legittime istanze di tutta la cittadinanza, non solo di quella del centro storico, in quanto parliamo di un patrimonio comune, delle nostre radici, della nostra storia. Ci si augura una risposta, che sia anche semplicemente pratica, come la soluzione del problema ad esempio.

 

Luca Craia

 


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