Il problema del nostro paese si chiama “Parking Card for disabled people”. E’ il contrassegno “universale”valido in tutta l’Unione Europea per la sosta e la circolazione riservata ai portatori di handicap. Un documento che in Italia, purtroppo, anche se espressamente previsto da una raccomandazione UE del 1988 (n. 98/376/CE), è riconosciuta in tutti gli stati membri non è stato ancora predisposto.
Anche quest’estate non mancano i casi di turisti con handicap che, parcheggiando in Europa la vettura negli spazi loro riservati ed esponendo il marchio rilasciato dal proprio comune, si sono ritrovati con la contravvenzione.
E’ la sorte toccata ad un viaggiatore italiano con disabilità che, arrivato nel paese straniero, ha noleggiato un’automobile e ha iniziato a girare per il paese. Città dopo città, ha parcheggiato nelle soste destinate alle vetture delle persone con disabilità, esponendo il contrassegno handicap rilasciato dal proprio Comune di residenza. Tutto bene, fino alla visita di Malmoe, dove ha trovato la propria vettura multata per un importo pari a mille corone svedesi: circa 110 euro. Il motivo? Il contrassegno italiano non è conforme a quello predisposto dalle raccomandazioni europee.
Il viaggiatore si è sentito consigliare dalla ditta di noleggio dell’auto di pagare la multa e poi, eventualmente, di inviare in forma scritta le proprie osservazioni, facendo ricorso. Il ricorso, può essere presentato all’Ambasciata di Svezia in Italia, riferendosi agli accordi bilaterali intrapresi tra gli Stati europei che prevedono il legittimo riconoscimento e la validità dei documenti rilasciati tra uno Stato e l’altro. Un aiuto in tal senso può essere svolto anche dallo Sportello dei diritti, presente in varie sedi su tutto il territorio nazionale.
Per queste ragioni, Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, rivolge un appello al ministro dei Trasporti, per sapere: -se il Ministro non intenda adoperarsi per provvedere quanto prima all’emanazione di tale regolamento di attuazione, e quali siano i tempi e le modalità previste per l’emanazione del regolamento, ovvero per la consegna del Contrassegno Disabili Europeo ai legittimi titolari.
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