Magazine Viaggi

Viaggi: tre idee low cost per l’estate

Creato il 22 febbraio 2014 da Patrickc

Un po’ di spunti per cominciare a viaggiare, almeno con l’immaginazione: Corsica, Balcani ed Europa in treno

L’estate non è poi così lontana e molti stanno già iniziando a immaginare le loro vacanze. Ecco tre idee per un viaggio all’estero, low cost e che si possono completare, volendo, in non più di 10 giorni. Ci sono solo viaggi che ho fatto (per questo non c’è la bici, per esempio) e ho scartato le idee più banali e le destinazioni in Italia: il nostro Paese è pieno di posti stupendi, ma d’estate amo sentir parlare una lingua diversa. Nel testo i link sono ai miei post alle località menzionate. Al termine dei post c’è poi qualche altro link utile.

1) Un viaggio in auto nei Balcani occidentali

Budva, in Montenegro

Budva, in Montenegro (foto di Patrick Colgan)

Mare, bellezze artistiche incredibili, natura, buon cibo e vino. E pure una storia recente che fa sentire ancora il suo peso oggi e con il quale è nostro dovere confrontarci. Un viaggio nei Balcani occidentali in Croazia, Montenegro e Bosnia  non si dimentica e  impegna intensamente i sensi e il pensiero.

Non amo l’auto, ma è praticamente indispensabile per fare questo viaggio che abbiamo fatto l’anno scorso. Ed è forse stato il più bello del 2013.

Dove andare: si può arrivare fino a Sarajevo

Ormai molti italiani conoscono bene la Croazia, le sue bellissime, antiche città senza tempo e il suo mare. Si possono però scoprire bellissime spiagge anche in Montenegro, come a Ulcinj, anche se è meglio non in luglio e agosto quando sono prese d’assalto da vacanzieri russi che per questo Paese hanno una predilezione. E poi si può anche scendere più a Sud, in Albania. In Montenegro però non ci sono solo le spiagge, ma una natura bellissima e potente, antichi monasteri, città veneziane perfettamente conservate e un interno da scoprire. Bellezze che mitigano i contrasti di un Paese complicato e, a volte, sconcertante. Ma per noi il punto più alto del viaggio è stato sicuramente Sarajevo che in auto si può raggiungere dalle splendide Spalato o Dubrovnik, in Croazia, con alcune ore di viaggio, facendo anche una tappa a Mostar. Sarajevo è una città bellissima e sfuggente, piena di memorie dolorose, ma anche di storia e di voglia di vivere il presente. Se mi contattate vi do il contatto di Elvir, un’ottima guida per scoprirla.

Cafe Divan

Un momento di relax al Cafe Divan di Sarajevo

Non ci sono poi solo Sarajevo e Mostar. Fra le località piacevoli ci sono per esempio anche la bella Trebinje, Koncic (che ospita ottimi artigiani del legno e un bunker di Tito, visitabile), Visegrad (dove è ambientato il libro Il Ponte sulla Drina) e lo splendido parco naturale di Sutjeska.

I costi di un viaggio in auto nei Balcani occidentali

La Croazia non è cara, ma nemmeno particolarmente economica, se ci si accontenta. La costa del Montenegro, invece, complice l’euro e la forte presenza di russi è un po’ più cara. In Bosnia invece i prezzi si dimezzano: si trova una doppia in albergo con 25 euro, si cena con 10 euro (e a pranzo coi cevapi si paga ancora meno), il caffè costa 50 centesimi. A pesare sul budget potrebbe essere il traghetto dall’Italia per la Croazia che per due persone può costare anche oltre 200 euro (ma si può arrivare via terra).

La splendida Dubrovnik (foto di Patrick Colgan)

La splendida Dubrovnik, in Croazia (foto di Patrick Colgan)

Link:

da Bologna a Sarajevo, prendendola larga (capitolo1), da Orizzonti

Sarajevo, pensieri e parole  di Simona Sacri

Viaggio nei Balcani, da Persorsi

Campeggiare in Croazia da Trippando

2) Fare un viaggio Inter-rail in Europa

Kyle line

‘Wild skies’, treni in Scozia Foto di Robin & Taliesin Coombes
(usata col permesso degli autori, used with permission from the authors)
http://www.flickr.com/photos/robinandtaliesin/7157223912/

Costruire il viaggio strada facendo, con la massima libertà, senza sapere dove si dormirà il giorno seguente. Perdersi sulle cartine. E poi arrivare fino al circolo polare artico sui binari o in Irlanda via terra e mare, fare cinque capitali europee in cinque giorni, arrivare in Marocco attraverso la Spagna. Io e moltissimi miei coetanei abbiamo vissuto molte di queste esperienze, se non tutte, viaggiando con il mitico biglietto inter-rail. Chi è nato dalla metà degli anni ’80 in poi forse no. Perché ha compiuto i 18 anni durante il boom delle compagnie aeree low cost nei primi anni del duemila e viaggiare in libertà sui binari stava già andando un po’ fuori moda. Peccato, perché quello dell’inter-rail era un modo stupendo di viaggiare, di scoprire, di imparare. Spesso si partiva al risparmio estremo, dormendo anche all’addiaccio, è vero (cosa che ha bollato questo biglietto come ‘cosa da fricchettoni’ a volte), ma solo perché si era giovani e squattrinati e l’ambizione era spostarsi il più possibile, raggiungere quelle che sembravano le ‘colonne d’ercole’ con budget, a ripensarci, irrisori.

L’inter-rail però, anche se cambiato, esiste ancora. E non è troppo tardi per recuperare o per riviverlo, scegliendolo anche a trenta o quarant’anni (o dopo, perché no?) magari concedendosi qualche ‘lusso’ di più.

Dove andare: l’Inter-rail è un viaggio senza limiti

560px-InterRail_Global_Pass_countries.svg

I Paesi dove è valido l’Inter-rail (da Wikimedia commons)

Non c’è davvero limite. Questo è un viaggio davvero tutto da scrivere, giorno per giorno. Si può fare un pass globale per tutta Europa, uno per un solo Stato, flessibile (per esempio cinque giorni su dieci) o continuo (giorni consecutivi). Gli Interrail classici sono in Francia e Spagna o Germania, Austria e Danimarca, che si fanno anche in una decina di giorni. Oppure si può anche andare in Scandinavia fino alle isole Lofoten e Capo Nord (per il quale serve un pullman dalla fine dei binari) o attraverso Francia e Regno Unito fino al nord della Scozia per chi ha più tempo a disposizione. Per l’Est europa invece conviene calcolare bene i costi perché i treni non costano tantissimo e il pass inter rail potrebbe non convenire.

Lofoten: Morning, night, and day

Alle Lofoten, oltre il Circolo polare artico, sono arrivato in treno
Foto di Henrik Johansson (da Flickr)
creative commons attribution – non commercial

I costi dell’Inter-rail

Negli ultimi anni le formule sono un po’ cambiate (e non è più incluso il Marocco). I biglietti ‘global’ validi in tutta Europa per gli under 26 partono da 184 euro per 5 giorni di viaggio su 10 e arrivano fino a 345 euro per la formula classica (22 giorni) e 442 euro per un mese di viaggio, con altre opzioni intermedie. Per gli over 26 vanno da 281 a 517 (22 giorni) fino 668 euro (per i 30 giorni consecutivi). Per visitare un solo stato si spende molto, molto meno. Sul sito ufficiale ci sono tutti i prezzi che, anche se apparentemente alti, sono piuttosto convenienti.  A questo vanno aggiunti i biglietti per i treni che partono o tornano dall’Italia (scontati del 50%) e eventuali supplementi per i treni ad alta velocità, le cuccette (molto costose) o le prenotazioni obbligatorie in alcuni Paesi ed alcune tratte (parliamo di pochi euro). Sul sito ufficiale fino al 31 marzo c’è uno sconto del 15% per chi viaggia entro il 16 maggio.

Poi il viaggio è naturalmente tutto da costruire. Si può dormire in ostello o in b & b, perché no? Ma i più squattrinati possono anche portarsi dietro una tenda leggera per dormire nei campeggi o… dove capita! In Scandinavia il campeggio libero è permesso e anche in Irlanda si può piantare la tenda in un campo chiedendo al proprietario (e a volte pagando una somma simbolica). Sull’ottimo sito inter-rail.it si trova una guida al primo interrail, adatta soprattutto ai più giovani e allo stile di viaggio classico, al risparmio.

Link:

Un treno per l’Europa, da Bassa Velocità

Il libro più bello (invito all’Inter-rail), da Orizzonti

3) La Corsica in campeggio

La baia di Bodri (Emanuela Zibordi, da Flickr)

La baia di Bodri
(Emanuela Zibordi, da Flickr, Creative commons attribution – non commercial)

Forse è un’idea che può apparire banale, ma in realtà non molti la prendono in considerazione. Cercando rapidamente sui blog italiani, per dire, ho trovato un solo post. Forse è per la vicinanza con la stupenda e ben più celebrata Sardegna, che molti preferiscono. Eppure anche la Corsica è bellissima e offre paesaggi molto diversi. Certo, ha spiagge bianchissime e borghi senza tempo, come nella Balagne, ma offre anche formidabili escursioni in montagna, da quelle più semplici, di un giorno, al Gr20, uno dei trekking più impegnativi d’Europa. Allontanandosi dalle spiagge e dalle zone più frequentate si trovano poi anche regioni selvagge e isolate, come l’Alta Rocca, dove non troverai turisti. L’auto è quasi fondamentale (ma c’è chi sostiene di no: qui tutti i bus e i treni) e campeggiando si può viaggiare anche in agosto spendendo poco e prenotando con poco anticipo (o non prenotando affatto).

David Domingo

Alta Rocca, by David Domingo (da Flickr, creative commons attribution – non commercial)
http://www.flickr.com/photos/61085800@N00/7080414233/

Dove andare: non dimenticare l’interno della Corsica!

Corsica (da Wikipedia commons)

Corsica (da Wikipedia commons)

Le spiagge di sabbia bianca che amo di più sono concentrate fra l’Ile Rousse e Calvi (Bodri) e nel sud Est fra Bonifacio e Porto Vecchio. Per chi ama i ciottoli, invece, ci sono splendie spiagge lungo il ‘dito’ e soprattutto a Porto, a nord ovest. Ma l’anima vera dell’isola è all’interno. E’ un’anima di pietra, che si coglie lungo la strada per Corte, a Sartene e avventurandosi lungo i sentieri, magari per raggiungere i laghi, in un contesto quasi alpino, di Melo e Capitello. In una decina di giorni si può fare un giro abbastanza completo dell’isola con tre-quattro tappe (per non spostare la tenda troppe volte), per esempio da Bastia alle splendide spiagge del L’Ile Rousse e Calvi, esplorando la Balagne in giornata e poi dirigendosi al centro, a Corte e al sud est con Bonifacio e le spiagge della costa, fino a Porto Vecchio. C’è anche il tempo per dedicare un giorno a una passeggiata nel verde.

Il lago di Melo

Il lago di Melo, si raggiunge con una passeggiata in giornata

I costi della Corsica in campeggio

In campeggi di livello in genere molto buono (all’estero sono spesso migliori che in Italia) spenderai fra i 25 e i 30 euro per due persone con auto e tenda, a volte anche meno. I ristoranti, inoltre, hanno l’ottima abitudine di proporre menù a prezzo fisso, senza sorprese. Campeggiando avrai poi la possibilità di cucinare, risparmiando sui pasti. Si può quindi spendere meno di 50 euro al giorno a testa. Prenotando il traghetto con un certo anticipo si può spendere relativamente poco: ora (siamo a fine febbraio) un biglietto andata e ritorno dal 10 al 20 agosto da Livorno a Bastia per un’auto e due persone costerebbe meno di 200 euro (durata della traversata 4 ore), anche 150 se si scelgono bene le combinazioni.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :