Quante volte alla fine di una festa siete rimasti a dormire esausti (e più che altro incapaci di alzarvi) sul divano di casa del festeggiato sconosciuto?
Quante volte vi siete accoccolati a vedere un film sul comodo divano cuscinoso di un amico e poi avete deciso di rimanere lì al calduccio tutta la notte?
E quante volte avete implorato qualche vostro amico lontano, dicendogli per Skype: “Anche sul divano o per terra va bene, l’importante è che mi ospiti!!“.
Insomma, diciamocelo, il divano è un grande protagonista dei nostri giorni e perché non dovrebbe esserlo dei nostri viaggi?!?
Certo forse non ci sogneremo neanche di ospitare qualcuno nel nostro letto, ma sul divano perché no? Chi non ha un divano da prestare?? Che sia un divano letto, un letto gonfiabile o una brandina, quasi tutti hanno un secondo posto letto in casa! E chi preferirebbe pagare un hotel internazionale piuttosto che ricevere un soggiorno gratis su un divano locale?? Sicuramente non chi appartiene alla rete del Couchsurfing!!
Come, scusa? Couch-che???
Cos’è il couchsurfing?
Couchsurfing letteralmente vuol dire “fare surf da un divano all’altro” ed è un’idea nata nel 2004 dallo statunitense Casey Fenton il quale ha realizzato quello che tutti noi in realtà abbiamo sempre pensato: “Sarebbe bello avere amici in tutto il mondo che possano ospitarci anche in un angolino della living room durante i nostri viaggi e magari mostrarci i lati più nascosti della loro città!“. Questo è esattamente il Couchsurfing: una rete di circa 2.5 milioni di persone in più di 230 paesi che offrono e ricevono ospitalità in forma gratuita.
Couchsurfing!
Molti, abituati al concetto che non si fa niente per niente e che è il dio denaro a governare il mondo, penseranno: Che senso ha?? Non è possibile ci deve essere qualcosa sotto!!
Beh, ho una notizia sconvolgente per voi: “Sotto” al Couchsurfing c’è solo la volontà di conoscere nuove persone, nuove culture e nuove lingue senza alcun tornaconto economico! Vi sembra così impossibile l’esistenza di una rete mondiale dove ciò che si scambia non sono pezzi di carta colorati con le facce dei presidenti, ma solo relazioni umane? Beh, provate per credere!
Come si entra nella rete dei couchsurfers?
Basta iscrivervi alla pagina web gratuitamente, creare il vostro profilo (mi raccomando ricordate una o più foto, nessuno vuole ospitare o essere ospitato dall’uomo senza volto!!!) e decidere se:
a) mettere a disposizione il vostro divano (può essere un letto, un divano, una poltrona, una sedia a dondolo, un’amaca etc etc) per ospitare una o più persone (in questo caso sarete host, anfitrioni)
b) cercare un divano su cui fare surf (in questo caso sarete guest, ospiti)
c) prendere un caffè, mangiare e passeggiare per la città con chi viene da fuori
d) riunirsi periodicamente con la comunità di Couchsurfers della vostra zona
Nessuna scelta implica obbligatoriamente l’altra! Ovvero, potete cercare ospitalità senza essere obbligati a fornirla. Nel caso in cui per esempio non abbiate spazio in casa o un posto in più per dormire, anche se, ve lo assicuro, a chi cerca ospitalità non importa di dormire in un microappartamento, nel sacco a pelo in cucina o nella tenda in giardino! Perciò non fatevi problemi se casa vostra è piccola, se abitate con altre 15 persone o se potete mettere a disposizione solo il tappeto del salone, una delle caratteristiche principali dei couchsurfers è l’adattamento!!
L'adattamento è una caratteristica comune nei Couchsurfers! Possiamo dormire ovunque!! (questa specie di altalena in un parco di Nottingham mi costò forte nausea per tutto il giorno!)
E’ sicuro ospitare o essere ospitati da sconosciuti?
I primi dubbi, che tipicamente attanagliano noi italianini mammoni e un po’ paurosi, sono: E se poi il nostro anfitrione si rivela essere il pronipote di Jack lo Squartatore?? E se chi ospitiamo a mezzanotte si trasforma in lupo mannaro??
Partendo dal presupposto che è molto più probabile che il serial killer di turno sia l’impiegato delle poste, esaurito e alienato, o il cassiere sottopagato del supermercato scadente sotto casa, dobbiamo sapere che il sistema di couchsurfing si basa su un concetto che ormai oggi fa poca presa, ma su cui una volta si basavano anche accordi e contratti importanti e che implicavano denaro: la fiducia. Per i soliti malfidati che si opporranno, dicendo che oggi non è più possibile fidarsi neanche del vicino di casa, rispondo ancora una volta: Provate per credere! E, se volete privarvi della gioia di conoscere altre persone e di condividere momenti preziosi, all’insegna della scoperta e dello scambio, solo per paura e pregiudizio, beh forse allora il couchsurfing non fa per voi! Continuate a prenotare freddi hotel a 5 stelle, se vi fa stare più tranquilli e lasciate i divani liberi per noi che, invece, la paura la schiacciamo sotto al cuscino! Del divano ovviamente.
Al di là della fiducia come presupposto umano e personale, ci sono degli strumenti appositi per garantire la fiducia stessa all’interno del network del Couchsurfing. Ognuno infatti viene investito della importante responsabilità di valutare l’affidabilità dell’ospitato e dell’ospitante attraverso recensioni e commenti che vengono scritti sul profilo dell’altro subito dopo averne fatto la conoscenza. Questo permette di definire la reputazione di ciascun partecipante e di collocarlo all’interno di un ranking autodeterminato fatto dei giudizi di tutti.
Il primo divano ad ospitarmi, Madrid, Tirso de Molina, ottobre 2008
Grande o piccolo, in centro o in periferia…Come cerco un divano adeguato a me?
Quando inserirete la vostra meta, il motore di ricerca vi elencherà tutti i profili degli hosts locali. A quel punto dovrete spulciarveli ben bene per scegliere chi, secondo voi, è più vicino al vostro stile e alla vostra personalità. Scoprite se avete interessi simili o se avete condiviso esperienze comuni, magari di viaggio, che potranno essere ottimo argomento di conversazione.
Sui profili troverete l’ubicazione del “divano”, molto importante, soprattutto in base a quale sia il vostro mezzo di trasporto ( a meno che non siate matti come me e scegliate fattorie sperdute solo per poter mungere le mucche di prima mattina e poi fare 10 km a piedi per raggiungere la città) e anche altre notizie utili come ad esempio se è possibile ospitare una coppia (divano a due piazze?), se ci sono animali in casa (posso portare il mio furetto??), se si può fumare etc etc.. Insomma avete tutte le carte in regola per scegliere il perfetto host! E’ comunque sempre meglio avere più di una opzione ed inviare a tutti coloro con i quali pensate di poter avere un feeling, una richiesta di ospitalità personalizzata (non un semplice copia-incolla!!) in cui potrete dire due righe sul vostro viaggio, specificare quanti giorni rimarrete e quali sono le vostre esigenze, per dare modo all’ host di avere tutti i dettagli che gli permetteranno di decidere per il si o per il no!
Maurizio, il mio host di Pisa!
Come posso sdebitarmi con chi mi ospita?
Dovete cancellare dalla vostra testa il concetto di credito e debito! Chi vi ospita lo fa per amore della conoscenza e dell’amicizia (ditelo a yina che non solo ospitò me e il mio compagno di viaggi nella sua coloratissima casa di Melilla, ma cucinò per noi una cena di pesce degna della vigilia di natale!!) e ciò che vuole in cambio è solo che possiate chiacchierare, prendere una birra o andare ad un concerto, insomma ciò che vuole è quanto di più importante voi possiate dare: il vostro tempo. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo ed è questo che dobbiamo investire nel migliore dei modi, non i nostri soldi!
Ciò non toglie che è molto comune portare un dono al nostro host, magari qualcosa di tipico del luogo da dove proveniamo, che sia una cartolina, un po’ di mozzarella di bufala o un sassolino del nostro giardino decorato a mano! Inoltre, se volete, è cosa sempre gradita dare un piccolo aiuto in casa (specialmente se si resta per più giorni) o cucinare qualcosa di tipicamente “vostro” (la carbonara non fallisce mai!!!).
Per il resto ricordate che non siete obbligati ad ospitare chi vi ha ospitato, ma vi posso assicurare che, una volta fatta amicizia, sarà naturale volersi incontrare ancora e a quel punto sarà un piacere, non un obbligo, poter ricambiare il favore!! Certo non sarà sempre possibile, dato che non tutti coloro che ci ospiteranno viaggeranno poi nella nostra città o non è detto che quando lo faranno noi ci saremo! Non importa, perché comunque continueremo a far parte di una rete invisibile che ci tiene tutti uniti. Se non ospiterò chi mi ha ospitato magari ospiterò suo cugino! E magari l’amico di questo cugino poi mi ospiterà ancora e via così, verso infiniti incroci e possibilità in un propagarsi di energia continuo!
Melilla, città spagnola del nord del Marocco, dove Yina e sua madre ci hanno ospitato e scorrazzato per la città!
Perché scegliere il couchsurfing?
I vantaggi del fare couchsurfing?? Eccone solo alcuni:
- Possibilità di avvicinarsi realmente alla cultura locale attraverso la conoscenza di chi in quel luogo ci è nato e vissuto.
- Possibilità di scoprire i posti meno frequentati dai turisti, quegli angoli segreti che solo chi vive lì può conoscere!
- Visitare quel luogo attraverso gli occhi di chi lo vive quindi cambiare punto di vista: da turista a locale!
- Fare pratica con una lingua diversa (ovviamente non siete obbligati, potete anche scegliere solo chi parla italiano, dipende da voi!)
- Possibilità di conoscere sempre persone nuove che ci arricchiranno e con le quali potrebbero nascere anche vere amicizie!
- Poter dire finalmente “Io l’ho provato, non c’è niente di assurdo e pericoloso fifoni che non siete altro!! Infine, ultimo in quanto ad importanza rispetto agli altri, ma pur sempre fondamentale:
- Risparmio sul costo di alberghi, hotel e qualsivoglia altra struttura di accoglienza. Questo vuol dire che si può viaggiare più a lungo!
Couchsurfando ad Edimburgo
Controindicazioni Attenzione, il couchsurfing può causare forte dipendenza. Una volta provato sarà difficile smettere. Se l’astinenza da Couchsurfing interagisce con altre astinenze, quali quella da viaggio, può essere letale. Astenersi dal viaggiare è molto difficile. Astenersi dal viaggiare gratis è praticamente impossibile.Una volta che si inizia non si può più smettere...La dipendenza ti farà vedere divani ovunque!!
Cosa aspettate allora? Avete tirato fuori la vostra tavola da surf?