I viaggiatori solitari si dividono in quattro macro gruppi: chi viaggia per cercare qualcosa, chi viaggia per scappare da qualcosa, chi viaggia solo perché non ha trovato compagni e chi viaggia da solo perché è la modalità che preferisce.
Tu perché viaggi o viaggeresti da solo? Da oggi c'è un libro che ti aiuta a scoprirlo, ma soprattutto risponde ad ogni dubbio, paura o perplessità sul viaggio in solitaria. Si tratta di Come Viaggiare da Soli: Manuale di Travel Coaching, scritto da Francesca Di Pietro, psicologa del turismo e travel coach che da otto anni viaggia da sola; al momento ha percorso più di 60 paesi ed è l'autrice di Viaggiaredasoli.net.
Il libro è adatto sia a viaggiatori alle prime armi che esperti, perché fornisce numerosi consigli pratici, specialmente in merito alle piattaforme web che possono permettere di viaggiare più a lungo, ma soprattutto spendendo meno.
Al giorno d'oggi grazie alla sharing economy il viaggio si è rivoluzionato completamente è più facile ridurre la spesa, ma soprattutto è più facile incontrare persone con interessi simili ai propri, entrare in contatto con gli abitanti del luogo e vivere esperienze più autentiche.
Il viaggio in solitaria è un momento di "verità", uno di quegli attimi della vita in cui non ci sono maschere, in cui non si può fingere, in cui si deve dar conto solo a noi stessi. Uscire dalla propria area di confort è un'esperienza che tutti dovrebbero vivere almeno una volta nella vita, per mettere in prospettiva i valori dentro i quali nuotiamo ogni giorno e soprattutto le credenze che abbiamo di noi stessi.
Il travel coaching è una metodologia che permette all'individuo di trasformare il viaggio in un momento di crescita, di capitalizzare l'esperienza al massimo e di trasformarla in strumenti utili per la vita lavorativa, personale o sociale. Francesca offre consulenze di travel coaching da diversi anni, integrando la sua esperienza di psicologa con strumenti della Programmazione Neuro Linguistica.
Con la lettura del manuale Come Viaggiare da Soli, l'aspirante viaggiatore solitario potrà condurre il suo processo di crescita individualmente: infatti il libro è anche pieno di esercizi comportamentali.
Il voolume ripercorre tutte le fasi del viaggio: dalla programmazione all'esecuzione, fino al ritorno. Spesso il ritorno è un momento che viene da molti trascurato. Le sensazioni, l'emotività che lo costituiscono vengono per la maggior parte dei casi soppressi. Invece è nel ritorno che si realizza appieno la propria crescita, nella chiusura del cerchio, nella completezza dell'esperienza.
L'autrice ha focalizzato la sua indagine anche sul rapporto con chi resta. Molto spesso i viaggiatori sono talmente concentrati su loro stessi che si dimenticano di osservare chi è rimasto a casa, e questo può incrinare molti rapporto ed è giusto prendere questo elemento in considerazione.
Un'unica raccomandazione per chi legge il libro di Francesca Di Pietro: viaggiare da soli provoca dipendenza!
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