Ma dov'è questo freddo che giornali e televisione decantano? E questo caldo che uccide bambini ed anziani più dell'influenza, ma sempre meno dei vaccini antinfluenzali? per ovviare a questo malessere di stagione forse basterebbe riscaldare un pò meno le case, in particolare dle stanze dove si dorme. E magari vestirsi in modo più appropriato.
ma poi copme farebbero certe "splendide" vamps, stonate svampite, a stare vestite a fasce orizzontali d'inverno per far vedere piercing su pance da fitness e culi decorati con tatuaggi tribali di cui ignorano il significato ... e poi rivederle a primavera con la pelliccia "ultimo grido dalla savana" , comprata in super svendita di fine stagione? ( Che sfiga che la stagione fredda sia finita, ma a costo di sudare io la metto lo stesso. Pensano, e fanno! )
Che miseria. Di certo più miseria di certi operai, con magliette di cotone consumate e scarpe estive, in cima alle impalcature, nel freddo dell'inverno. Stessa "piazza di sfilata", ma ben diversa situazione.
Per loro, in maniche di camicia, la considerazione del freddo e del caldo ha di certo un metro di misura diverso. E credo che se per sbaglio avessero una pelliccia in armadio se la venderebbero per avere in dispensa qualcosa di più tutti i giorni da mangiare.
Tutti ormai siamo consci che la televisione ci propone modelli deformati a piacere, e spesso chiaramente impossibili. Modelli di vita forzatamente grintosi ed imbellettati, che ci spingono a correre spregiudicati verso mete stupide e inutilizzabili. E con sempre meno attenzione e rispetto per gli altri, e per il mondo che ci ospita generosamente. E parlo della Natura, delle foreste, dei mari, delle montagne, dell'aria, del cielo e del sole, unico ed insostituibile responsabile della nostra vita.
Siamo tutti d'accordo che la televisione ci sta trattando male, noi e i nostri figli, che sono il nostro futuro!
Ma allora perché non cambiamo strada? E' così facile. La strada migliore è li di fianco che ci guarda. La vediamo, la tocchiamo, capiamo che è quella giusta ... ma poi restiamo in quella sbagliata, che odiamo, che ci spaventa, che ci porterà alla distruzione. Ma dai, basta poco. Magari proviamoci per gioco, come fosse una prova. ma con impegno!
Potremo scoprire una nuova individualità, così da ritrovarci unici, meno uniformati, meno soldatini. Ci piacerà, ci soddisferà. Ognuno deve viaggiare per il proprio sentiero, con se stesso. Non devono esserci grandi differenze, a volte basta una virgola, un accento e cambia il significato ed il valore della vita stessa. Tutto per essere NOI, e solo noi individuali ed eccezionali. Un solo individuo per ogni nome. Una sola persona.
Avevo diciotto anni circa che scoprii i libri di Leo Buscaglia, psicologo e scrittore italo-americano. In particolare mi piacque "Vivere Amare Capirsi". Leo Buscaglia mi colpì in tutte le pagine del suo libro. Lo lessi d'un fiato. Ricordo, ero a Napoli. Lo bevvi d'un sorso come fosse una bottiglia di distillato d'uva Doc, così avidamente che una volta finito dovetti ricominciarlo immediatamente, e così per tre volte!
E ogni volta fu come leggere un altro libro. Leggevo e rileggevo la stessa frase tre o quattro volte, cinque. La sottolineavo, me ne impossessavo. E poi la usavo per pensare, la studiavo per capirla fin in fondo.
MaxSolinas-Arja
MaxSolinas-Modella
Conservo ancora quel libro nella biblioteca in alto. E' consumato quasi come i miei ultimi scarponi, e a distanza di più di vent'anni, pochi mesi fa l'ho riletto. E' stato emozionante come rincontrare un vecchio amico e maestro. Ancora una volta mi ha eccitato ed emozionato. Infervorato e gioito.E ancora una volta ho scoperto nuovi tesori tra le righe!
Non pago, l'ho dato a mio figlio che ora ha diciotto anni. E credo non sia un caso che sia piaciuto.
Son quasi le sette. Fuori la colonnina verticale di mercurio che ci son pochi gradi sotto lo zero, ma sento che il sole sta svegliandosi, e a breve farà iniziare la giornata degli uomini che vivono di giorno. metto un grosso pezzo di Faggio nel caminetto per far trovare caldo a chi si alzerà dopo di me. Infilo gli scarponi e vado nel bosco con il mio cane nero Fritz ... A presto.
VIAGGIARE SENZA ARRIVARE A NIENTE
CORRERE IN BARBA A SE STESSI, SENZA META
VELOCI, CIECHI, STUPIDI, DISSENNATI.
INNATURALE!
FERMIAMOCI, TOCCHIAMOCI, VIVIAMOCI, AMIAMOCI,
DISIMPARIAMO A GUARDARE, IMPARIAMO A VEDERE.
MaxSolinas .... continua ...
Così allora scrivevo. Buona Continuazione