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Viaggiare senza glutine: le associazioni di celiachia parte 2

Da Gftl

Viaggiare senza glutine

Dopo aver curiosato tra le associazioni di celiachia in Europa, viaggiando verso ovest e seguendo il mediterraneo, oggi vi portiamo oltre manica e  da lì attraversiamo l’Atlantico. Cerchiamo di capire che informazioni possiamo ottenere sui prontuari dei prodotti senza glutine e/o tracce di glutine e per mangiare fuori.

In Gran Bretagna esiste un’attiva associazione: Coeliac UK ed è una delle più vecchie organizzazioni di celiaci, istituita sin dal 1968.

Per sapere quali sono i prodotti senza glutine e soprattutto senza tracce di glutine l’associazione fornisce un prontuario on line ma anche in questo caso bisogna essere membri dell’associazione per accerdervi. In compenso la legge sugli allergeni in Gran Bretagna è applicata perfettamente, per cui quasi sempre troverete nelle confezioni dei prodotti alimentari informazioni sul tipo di allergeni che contengono,  e se sono gluten free appare il simbolo della spiga sbarrata. In molte catene di bar e ristoranti troverete nei menù tutte le specifiche sugli allergeni. Nel caso in cui non ci dovessero essere,  i camerieri dovrebbero saper consigliarvi.

Vi lasciamo il link per sapere di più sull’etichettatura dei prodotti potete verificare in questo link: https://www.coeliac.org.uk/gluten-free-diet-and-lifestyle/food-shopping/food-labels/

L’organizzazione inoltre vi da comunque un elenco di marche approvate: ci sono sia marchi di prodotti senza glutine , sia catene di distribuzione e ristorazione, lo trovate in questo link: https://www.coeliac.org.uk/gluten-free-diet-and-lifestyle/gluten-free-products/

L’associazione ha un numero verde:  0845 305 2060 a cui potete chiamare il caso di dubbi amletici.

Per quanto riguarda il mangiare fuori,  l’associazione ha una venue guide per i soci, ma non scoraggiatevi:  nel web ci sono tantissime informazioni ed esiste un sito che si chiama go-gluten free in cui trovare tantissimi indirizzi, e lo stesso si può dire di gluten free-on the go

Se andate a  Londra  potete trovare le nostre informazioni  qui e qui: ci siamo stati l’estate scorsa.

In conclusione, l’associazione di celiachia è utilissima ai soci, utile ai non soci perché in molte catene di ristorazione c´è il logo dell’associazione, ma la Gran Bretagna, come e forse più dell’Italia è decisamente un paese gluten free friendly, ossia la quantità di informazione su glutine e altri allergeni è tale che non si dovrebbero avere problemi. Ovviamente dovete fare quello che si fa sempre: leggere le etichette attentamente, leggere i menù che contengono le informazioni sugli allergeni e parlare con i camerieri.

Attraversiamo l’oceano e andiamo negli USA. Qui troviamo ben tre grandi associazioni (oltre a tantissime di vari stati).

Celiac Disease Foundation. Si occupa più che altro di ricerca e informazione. Non ha un prontuario ma un elenco di sponsor.

Per sapere tutto sulle etichette dei prodotti negli USA  potete leggere questo:  http://celiac.org/blog/2013/10/14/fda-gluten-free-food-labeling-information-page/.

 Celiac Support Association è una fondazione con lo scopo di informare e fare ricerca. Ha un prontuario di prodotti gluten free on line,  e ha la possibilità di trovare ristoranti gluten free: http://www.csaceliacs.info/gluten_free_restaurants.jsp

E’ l’associazione più “amichevole” che abbia visto, non c´è bisogno di essere soci per avere le informazioni. Il che mi fa scattare subito l’istinto di fargli una donazione…

Esiste poi il Gluten Intollerance Group che è diversificata nel territorio.  Nel sito si possono trovare i prodotti senza glutine certificati e i ristoranti, basta mettere il codice postale. Questa associazione è molto attiva con la ristorazione, ha un progetto di sensibilizzazione per i ristoratori che si chiama chef to plate.

Anche questa associazione  fornisce informazioni senza essere soci, anche a loro farei una donazione…

Ho la sensazione che benché le associazioni siano 3 in realtà non disturbano eccessivamente. Tutte e 3 sono focalizzate nella regolamentazione delle normative per l’etichettatura dei prodotti e anche, da non sottovalutare, dei farmaci che dipende dalla potentissima FAD, Food and Drugs Administration.

Le tre associazioni fanno ricerca, le prime due più della terza che è più focalizzata nei prodotti e nella ristorazione.

Nel sito del Gluten Intollerance Group c´è un test del Wall Street Journal per verificare quanto sapete di gluten free, provate a farlo, c´è qualche risultato sorprendente.

Andiamo verso il Canada e troviamo la Canadian Celiac Association. Il sito non da tantissime informazioni  ma rimanda alle associazioni locali, sparse nel territorio nazionale, dove in genere si possono trovare le informazioni sui ristoranti.

L’associazione ha un programma di certificazione per i prodotti gluten free e qui potete trovare quelli certificati.

Insomma apparentemente un’associazione con pochi e chiari obiettivi e quindo molto concreta.

Dopo il Canada partiamo direttamente verso il sud del continente,  in Argentina.

Ci sono due associazioni di celiachia. E così iniziamo subito male la storia.

Esiste la Asociacion celiaca argentina (ACA) e la ACELA (Asistencia al celiaco de la Argentina), entrambe hanno un prontuario, entrambe danno informazioni solo ai soci, entrambe in questa lotta di potere sono più un ostacolo che un aiuto. Se volete sapere quali sono i prodotti certificati senza glutine allora meglio ricorrere al prontuario pubblico del Ministero della salute (Anmat).

Nessuna della due associazioni fornisce indicazioni su dove poter mangiare fuori.

In Argentina è stata approvata un paio di anni fa una legge sulla celiachia che obbliga i ristoranti ad avere almeno un menù senza glutine. La legge si  è persa dentro un cavilloso, kafkiano labirinto burocratico per la regolamentazione, dove si appostano i boiardi di stato per bloccare tutto. Il risultato? Andate al ristorante e sperate in Dio. Parlare con il cameriere, mangiate carne e insalata e ve la cavate così. D’altra parte siete nel paese della carne…

Per i vegetariani è molto più complicato, dovete affidarvi allo chef. Non ci sono per ora fonti affidabili e certificazioni o controlli, seppure minimi, né una rete di ristoranti sicuri. Il tutto si perde nel nulla….

Vi lascio anche l’elenco delle altre associazioni sud americane.

Il sud America, un po’ per una tradizione alimentare legata al mais, un po’ per motivi organizzativi ed economici non ha fortissime organizzazioni di celiaci, ma in ogni caso potete rivolgervi a loro per qualsiasi dubbio se viaggiate in quei paraggi. Sicuramente troverete un’accoglienza latina…

Uruguay: Asociación Celiacos del Uruguay

Chile: Corporación de apoyo al celiaco

Perù: Asociación de Celiacos del Perú

México: Asociación Celiacos de México

Brasil: Associação dos Celíacos do Brasil – ACELBRA

Tra poco l’ultima parte con un po’ di Europa e qualche altro paese extraeuropeo..e siete pronti a partire ..


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