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Viaggiare sicuri: la scelta dell’assicurazione più adatta

Creato il 21 dicembre 2014 da Thefreak @TheFreak_ITA

Un vecchio adagio diceva che, prima di partire, bisognava sempre accertarsi di avere con se il famoso “spazzolino da denti”. Era un adagio simpatico che però forse era più adatto a raccontare un momento storico in cui il viaggio aveva quasi sempre una dimensione nazionale, se non proprio regionale; una dimensione in cui comunque il viaggiatore non finiva quasi mai per uscire dal proprio ambito culturale e sociale e dove quindi, proprio in concomitanza con il viaggio, il rischio che peggiore che avrebbe potuto correre fuori di casa era quello di ritrovarsi in una camera di albergo come in un campeggio senza il suo spazzolino da denti personale.

Ovviamente l’adagio di allora non aveva l’ambizione di raccontare quelli che davvero erano i rischi di chi viaggiava, non riusciva a farlo allora e non riesce a farlo tanto meno oggi in un mondo culturalmente rivoluzionato per quello che riguarda i viaggi.
Il nostro è un mondo in cui le compagnie aeree low cost hanno di fatto annullato il concetto di estero, ed almeno a livello continentale ogni destinazione appare tanto raggiungibile quanto le altre.
Se da una punto di vista culturale questo cambiamento radicale delle abitudini di viaggio ha portato ad un’apertura del viaggiatore tipo verso società e costumi di nazioni che altrimenti non avrebbe mai visitato in vita sua (seppur collocate a due passi dall’Italia), da un punto di vista della sicurezza del viaggio questa apertura all’Europa, tutta ed in tutte le sue sfaccettature, porta con se una serie di considerazioni nuove.
Considerazioni che di fatto si traducono in una esigenza emergente ed evidente per il turista che è quella dell’assicurazione viaggio. In passato un’assicurazione del genere veniva stipulata tutt’al più da chi partiva per il classico viaggio di nozze oltre Oceano. Lo si faceva una volta nella vita ed anche se allora le assicurazioni viaggio avevano un costo importante non era tutto sommato un problema.

Oggi il ragionamento è cambiato per diversi motivi. Innanzitutto le assicurazioni per i viaggi sono diventate onnicomprensive; le tutele incluse in queste polizze spaziano infatti dalla possibilità di annullare il viaggio anche all’ultimo momento venendo rimborsati delle spese di acquisto, all’assicurazione contro il furto, il danneggio e lo smarrimento dei bagagli.

Sul mercato esistono decine e decine di polizze viaggio. Per scegliere la migliore comparate le offerte disponibili magari facendovi aiutare siti dove è possibile fare un confronto tra le varie proposte che arrivano dalle compagnie, presentandole in ordine crescente di prezzo. Fissatevi inizialmente (ed a prescindere dal prezzo) un obiettivo: quali coperture volete garantirvi? E solo dopo aver fatto questo verificate tramite i comparatori quali sono quelle compagnie in grado di assecondare con le proprie polizze le vostre richieste, facendolo al prezzo minore.

In alcuni casi l’assicurazione sul viaggio può spingersi anche oltre. Pensiamo ad esempio a quelle polizze che prevedono al proprio interno anche una vera e propria assicurazione sanitaria all’estero. A cosa serve? Per capirlo facciamo ancora una volta un esempio; se vi slogate una caviglia in Italia andate sicuramente presso un ospedale, fate una lastra, non pagate un euro e tornate a casa. Se aveste bisogno di sottoporvi allo stesso percorso diagnostico e di cure negli Stati Uniti, dove di fatto ancora non esiste una sanità pubblica e gratuita, spendereste quasi 500 euro; ed è solo una lastra. Se malauguratamente doveste aver bisogno di un’operazione vera e propria si arriva facilmente costi che sfiorano i 100 mila euro. Ebbene, una polizza viaggi che prevede l’assicurazione sanitaria mentre ci si trova all’estere serve proprio a fare in modo che tali costi vengano coperti dalla compagnia assicuratrice e non dal viaggiatore.

A cura di Gaia Rinaldi.


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