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Oggi facciamo tappa nella penisola sorrentina e precisamente nel comune di Meta.Ecco una recensione tratta da Wikipedia:
Meta è un comune italiano di 8.010 abitanti della provincia di Napoli in Campania.
Il comune di Meta è posizionato nella penisola sorrentina assieme ai comuni di Vico Equense, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Sorrento e Massa Lubrense. È il secondo paese della penisola provenendo da Napoli, dopo Vico Equense. È inoltre l'unico comune della penisola a non avere uno sbocco sul Golfo di Salerno: si affaccia infatti solo sul Golfo di Napoli.
Meta sorge a circa 111 metri sul livello del mare e si estende su una superficie di circa 2,5 km², che comprendono sia zone costiere, con oltre 800 metri di litorale, sia zone montuose, con la frazione di Alberi, il Monte Vico Alvano a Sud Est, di 642 metri, e parte dei Monti Camaldoli.
Sebbene non esistano reali divisioni politiche all'interno del comune, la tradizione popolare vede Meta divisa in due parti ben distinte: Meta "e' copp" e Meta "e' vasc"; la prima comprende Alberi e la zona interna del paese; la seconda è invece composta dalla zona antistante la costa.
Esistono diverse interpretazioni sull'origine del nome di Meta: alcuni affermano che derivi dal nome di una casa antichissima la cui costruzione non fu mai portata a termine; altri da una qualità di uva coltivata sui colli di Meta; altri ancora dicono che derivi dalla sua posizione geografica in quanto, dove attualmente si trova la Basilica della Madonna del Lauro, vi era nell'antichità la pietra miliare terminale della Penisola sorrentina.
La storia del paese è strettamente legata a quella della Penisola e dell'intero Regno di Napoli. Si fa risalire la fondazione di Meta all'incirca al VII secolo d.C. Nel IX secolo i metesi avevano un'ottima Marina Mercantile e frequentavano i porti dell'Oriente, compresi quelli della Palestina. Si può quindi pensare che fossero devoti alla Madonna del Taborre, la cui statua poi fu trasportata a Meta. In seguito ad un'apparizione divina fra rami di alloro, la Santa prese il nome di Madonna del Lauro. Per altro la tradizione paesana colloca l'apparizione della Madonna proprio nel luogo dove oggi sorge la Basilica dedicata alla Madonna del Lauro.
Sotto la dominazione aragonese, re Ferdinando emanò nell'anno 1491 un decreto detto "capitolo", in cui si stabiliva che Sorrento doveva amministrare la città entro le sue mura ed il territorio che comprendeva i due paesi confinanti: Piano e Meta; da questo si deduce che solo da quella data i Metesi ebbero una effettiva rappresentazione nel governo sorrentino. In epoca medievale Meta e Piano di Sorrento erano riunite in un unico comune e mal sopportavano la presenza della nobiltà sorrentina che non solo li gravava di tributi, ma le opprimeva anche politicamente, quasi negando loro la partecipazione al Parlamento ed imponendo le sue leggi ed ordinanze comunali.
Durante la grande invasione saracena del 1541, Meta conobbe unitamente a Sorrento e Massa, assedi, eccidi ed incendi, ma valorosamente affrontò le navi dei nemici che cedettero solo dopo una estenuante battaglia.
Nel 1656 la peste colpì Napoli e si diffuse anche a Meta dove fece moltissime vittime. A questo periodo risale il cantiere navale Alimuri la cui costruzione pare risalga al 1650. A partire dal 1734 i Borbone diventano i nuovi sovrani del Regno di Napoli. In seguito alla caduta dei Borbone, Meta entra a far parte del Comune di Sorrento. Nel 1819 Meta era diventata autonoma; tale autonomia durò fino al periodo fascista: nel 1927 si riunì a Sorrento insieme ai comuni di Piano e di Sant'Agnello, formando un Comune unico, la "Grande Sorrento". Dal 1946 è ritornata ad essere comune indipendente.
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