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Viaggio favoloso –L’imperatore nudo-

Creato il 05 maggio 2012 da Maria Grazia @MGraziaPiem

A volte il quotidiano viaggio verso il luogo di lavoro inaspettatamente regala spunti di riflessione o suggestioni da fiaba. Come ieri, quando il viaggio di ritorno è stato allietato dal racconto di tre brevi fiabe: l’imperatore nudo, il pesciolino d’oro e la fiaba del sale. Sono fiabe molto note, ma ho voglia di raccontarle, e per non tediarvi, racconterò una fiaba al giorno. Oggi tocca all’imperatore nudo.
C’era una volta un imperatore cinese che amava adornarsi di abiti sontuosi per stupire i sudditi e sottolineare il suo potere. Stanco delle solite vesti, l’imperatore cinese decise di radunare a corte i migliori sarti dell’Oriente, commissionando loro la creazione dell’abito più eccezionale e prezioso possibile. Tra i sarti accorsi, c’erano anche due truffatori che prese le stoffe, le sete e i nastri più pregiati messi a disposizione dall’imperatore, si erano rinchiusi in una casa in cui era negato l’accesso a chiunque.

Viaggio favoloso –L’imperatore nudo-

Passavano i giorni, le settimane, i mesi, e dell’abito nemmeno una traccia, al che l’imperatore cominciava a spazientirsi e inviò i suoi sottoposti a carpire informazioni. Il primo fu il ciambellano di corte che, accorso alla casa dei sarti truffaldini venne accolto con grande gentilezza e gli venne mostrato l’abito in preparazione. “Guardi che stoffa, che seta pregiata. È meravigliosa e rara, ma soprattutto è una seta magica: può vederla solo chi ha un cuore puro e sincero, a tutti gli altri resta invisibile, gli impuri e i disonesti non vedono nulla”. A queste parole dei sarti, il ciambellano di corte restò perplesso, lui non vedeva assolutamente nulla, ma dirlo era come ammettere di essere impuro, e in ogni caso non poteva riferire all’imperatore di non aver visto nulla. Così esclamò stupore e soddisfazione alla vista del meraviglioso abito, e pregò i due falsi sarti di ultimare al più presto il lavoro. Al ciambellano seguirono altri funzionari imperiali, e a tutti loro i sarti parlarono di una seta magica, e tutti riferirono le stesse parole all’imperatore che, rincuorato, non vedeva l’ora di indossare la sontuosa veste.
Viaggio favoloso –L’imperatore nudo-

Un bel giorno, i sarti annunciarono la fine dei lavori. L’imperatore gioioso attendeva con ansia di vedere con i propri occhi l’abito regale, ma restò interdetto vedendo i sarti muovere le mani con grande delicatezza, attenti a non rovinare né l’incommensurabile bellezza del vestito, né tantomeno la pregiata seta. L’imperatore non vedeva nulla, zero assoluto, eppure si sentiva in obbligo di ammettere quanto fosse meravigliosa la seta scelta per il suo nuovo abito, e sentendo tutti tesserne le lodi, si convinse che sì, lui non lo vedeva, ma l’abito doveva esserci e questo gli bastava.

Quel giorno stesso, l’imperatore sfilò per le strade della città, tutti i sudditi sapevano della seta magica e nessuno osava ammettere di vedere l’imperatore svestito. Tranne un bambino, che stupito dalla visione, gridò: ”Ma l’imperatore è nudo!”. Tanto bastò a convincere tutti che dalla bocca di un’anima innocente non potevano uscire che parole sincere. Il trucco fu svelato, e i sarti truffaldini erano già troppo lontani dal regno con le stoffe e i nastri pregiati.


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