Se già era grande la gioia prima di partire per il Senegal, all’idea di realizzare così, all’improvviso, uno dei miei #TravelDreams2016, non credo di avere parole per descrivere l’entusiasmo che provo ora, nel momento in cui mi trovo davanti alla tastiera a raccontarvi ciò che ho vissuto, il Paese che ho incontrato, che in una settimana – che m’è parsa un mese – mi ha rapito il cuore, facendo riemergere quella voglia d’Africa che negli ultimi anni avevo un po’ trascurato.
Un Fam Trip o Educational ha lo scopo di far scoprire a chi di dovere – operatori, agenti di viaggio e comunicatori – una destinazione; fargliela sperimentare in prima persona, sulla propria pelle, così da avere poi le conoscenze adeguate per consigliarla, raccontarla e suggerirla ad altri turisti e viaggiatori.
“Se non vedo non credo“, diceva San Tommaso, e questo è alla fine il senso…perciò credetemi, fidatevi dei miei 5 buoni motivi per visitare il Senegal e prenotate immediatamente!
Viaggio in Senegal: 5 motivi per partire subito
1) La posizione: solo 6 ore separano l’Italia dal Senegal. È possibile raggiungere Dakar, la capitale, partendo comodamente da Milano Malpensa grazie ai voli diretti di Meridiana che, da quest’anno, decolla per ben due volte a settimana, il mercoledì ed il venerdì.
Una meta adatta a tutti, anche a quelli a cui l’aereo sta un po’ stretto. Non servono lunghe attraversate, ore e ore di volo nè quella scomodità di fuso orario tipica di destinazioni come i Caraibi e il Sud Est Asiatico.
Un’ora in meno rispetto all’Italia, un tragitto relativamente breve e ci si ritrova subito al caldo, nel cuore dell’Africa Occidentale, a vivere un’avventura che vi conquisterà.
2) Il clima: qualcosa – l’ignoranza, probabilmente – mi faceva pensare al Senegal come ad un Paese con un clima caldo torrido e asfissiante. Ero pronta a temperature bollenti, in particolare in questa stagione, la migliore per visitarlo poichè secca, totalmente priva di precipitazioni, che si concentrano nei mesi estivi.
Ebbene, quella che ho trovato è invece una situazione di benessere puro: caldo sì, di giorno, ma senza umidità. Una temperatura certamente alta che non provoca però quel senso di soffocamente a cui siamo abituati, in Italia. Tira sempre un bel venticello e l’aria calda accarezza la pelle, avvolgendola. La sera poi, una certa escursione termica fa sì che non sia necessario drogarsi di condizionatore, un golfino per stare all’aperto è d’obbligo, ancor più nella zona di Dakar, che definirei addirittura freschetta.
3) La gente: non è un caso che il motto del Pese sia “Teranga”, accoglienza. I senegalesi assomigliano molto agli italiani, specialmente ai meridionali: gente solare, allegra, sempre pronta a scambire due chiacchiare e un sorriso.
Nessuno vi negherà mai un saluto per strada, nessuno vi riterrà inopportuni se vi fermerete a parlare con un passante o un pescatore al porto.
Sono persone di spirito, che amano divertirsi ma senza risultare pesanti o stressanti. Una cosa che ho notato rispetto ai miei precedenti viaggi in Africa Orientale (Kenya e Zanzibar) è la non invadenza dei locali: è ovvio che il viaggiatore bianco, in quanto tale, venga notato e osservato ma dimenticatevi l’atteggiamento dei Beach Boys, l’assalto al turista al mercato, gli strattoni e l’insistenza.
In Senegal si può passeggiare sereni sulla spiaggia, godersi una camminata per il Paese e addirittura uscire la sera in tutta tranquillità, sentendosi liberi di prendere un taxi o camminare di notte, nel buio più totale e sotto un cielo splendido, senza percepire quel senso di insicurezza e timore che invece ho provato altrove nel mondo.
4) L’offerta turistica: cerchi natura? Cultura? Tradizione? O un semplice soggiorno mare in totale relax?…il Senegal ha tutto e noi nemmeno lo sappiamo!
L’ideale per visitare il Paese è un tour ma è anche possibile regalarsi una vacanza rilassante sulla costa e arricchirla con qualche bella escursione.
Imperdibile Dakar, la caotica vita cittadina, il traffico e i locali alla moda per chi ama la vita notturna.
E poi ancora le bellezze paesaggistiche limitrofi come la Riserva di Bandia e il Lago Rosa, una meraviglia della natura (quasi) unica al mondo.
Il Sud invece, la regione di Casamance, è perfetta per i soggiorni di ecoturismo, la natura esplosiva e i parchi.
La cultura senegalese vibra per le strade, risuona al ritmo delle percussioni nei bar e brilla nei colori delle bancarelle e dei negozi.
Un’emozione unica visitare i villaggi, conoscere la popolazione, i bambini ed essere assaliti dalla loro spontanea e vulcanica allegria.
E per chi ha bisogno di tanto riposo c’è il mare di Saly, la Riccione del Senegal, arricchita da discoteche e casinò e le infinite spiagge di Cap Skirring, con i resort, le palme e le onde alte dell’Oceano.
5) Il cibo: Nessuno morirà mai di fame ovunque vada nel mondo, questo è logico ma, diciamocelo, visitare un Paese con una buona cultura alimentare è sempre un piacere.
Io il cibo senegalese l’ho adorato: piattoni di riso conditi con salsine alla cipolla o panna acida, ratatouille di verdure, pollo e pesce in quantità. Una cucina sana, leggera ma allo stesso tempo appetitosa.
Ho fatto abbuffate di ostriche, mi sono rimpinzata di granchio e gamberi e ho amato i dolci a fine pasto, principalmente a base di cocco.
Sapori semplici ma intensi, piatti poveri ma, proprio per questo, ricchi in qualità e gusto.
Dal ristorante raffinato ed elegante al banchetto sotto un pergolato in riva al mare, i miei migliori ricordi senegalesi vengono anche dalla tavola…e non è certo poca cosa!