Con i seguenti tre brevi filmati si conclude il mio viaggio oltreoceano dell’estate scorsa. In pochi hanno seguito le puntate precedenti e suppongo che così accadrà anche per quest’ultima carrellata. Nessuna recriminazione per questo. E’ noto che a tutti piace visitare i luoghi di persona, ma pochi amano guardare i video amatoriali di altri turisti.
La modesta accoglienza incontrata dai filmati può essere dipesa anche dalla poca originalità delle mie riprese con la videocamera. D’altronde, lungi da me il pensiero di essere un Fellini o un novello Folco Quilici. Caricare i miei video su YouTube è stata una pura e semplice operazione di memorizzazione “cloud”, (sulla nuvola, come si dice oggi) di files che occupano parecchio (troppo) spazio sull’hard disk del mio computer. Nessuno, quindi, è obbligato a visionarli. Per me, invece, i sette filmati proposti in varie puntate del mio blog rappresentano dei ricordi importanti che non vorrei cancellare dalla memoria, come è successo per precedenti vacanze poco documentate. Oltretutto, alla mia età, quando mai mi capiterà di rifare un viaggio del genere?
Ok, stop ai piagnistei e vengo al sodo.
Nella sesta parte si vede la CN Tower di Toronto in Canada, la Allen Albert Gallery, ideata dall’architetto Santiago Calatrava, e l’imponente Palazzo del Parlamento. Usciti da Toronto torniamo alle Cascate del Niagara per rivederle dalla parte canadese. Valeva la pena fermarsi qui ancora un po’ perché da questo lato si ha una vista delle cascate più panoramica e decisamente più accattivante di quella del versante americano. Ci concediamo anche un giro sul battello che arriva quasi in prossimità della discesa più copiosa di acqua: per gli spruzzi che ci cadono addosso rischio persino di danneggiare la videocamera accesa per filmare l’evento. A sera si va tutti a cena nel ristorante rotante sulla Skylon Tower.
Nella settima parte lasciamo il Canada e ritorniamo negli Usa. Dopo più di 400 chilometri attraverso luoghi poco conosciuti degli Usa, ma altrettanto interessanti, arriviamo a Washington. Durante il tragitto ci fermiamo in una piazzola super attrezzata per rifornirci di carburante e pranzare in un self-service ottimo ed economico. Qui fanno sosta tecnica decine di truck americani, grossi camion dai colori e forme stupende che non posso fare a meno di filmare. Viaggiando incontriamo un piccolo spaccio tenuto da una comunità Amish: entrare in quella costruzione in legno è come fare un salto nel passato dove le donne sono vestite con abiti e grembiuli tradizionali tutti eguali e con sul capo le classiche cuffiette. Non è permesso fotografare gli Amish, ma tutti tentano di farlo. Ci ho provato anch’io e quando mi hanno scoperto mi sono preso una bella lavata di capo! A Washington abbiamo visitato la Casa Bianca (da lontano e con poliziotti ovunque), il Cimitero di Arlington con la dovuta sosta alla tomba dei Kennedy. Una corsa al Lincoln Memorial, al Campidoglio dove la vasca d’acqua era in manutenzione, al Museo dell’Aeronautica e un’occhiata alla Stazione Centrale concludono la nostra esplorazione della capitale degli Usa.
Nell’ottava e ultima parte, lasciato Washington torniamo, sempre in bus, a New York. Durante il trasferimento facciamo sosta a Philadelphia e sapete dove ci por-tano? Al Museo delle Arti dove si gode una vista splendida della città. Arrivati davanti all’ampia scalinata non saliamo al museo ma ci accodiamo per farci fotografare davanti alla statua di Rocky Balboa! Ah, l’America e i suoi idoli cinematografici! Ecco perché ho accompagnato queste riprese con la colonna sonora dei film di Sylvester Stallone…
A New York passiamo l’ultimo giorno delle nostre vacanze 2011 girando a piedi in Park Avenue per ammirare altri grattacieli e visitare la famosa Stazione Centrale. Infine, accompagnati dalla voce di Frank Sinatra salutiamo la città e torniamo in Italia.
Valeva la pena di fare questo viaggio? La risposta è facile.
Oh, Yeah!
Bye bye…
Nicola