foto Damiano Benedetto
Ha strappato gli applausi delle migliaia di spettatori disseminati lungo le sponde della Dora Riparia, ha spopolato sui social network con foto, video, “mi piace” e commenti più che positivi, ha divertito e ha regalato sorrisi e risate a tutti quelli che l’hanno vista. Stiamo parlando di “Caterpirla”, l’imbarcazione che ha vinto il premio di spettacolarità alla Carton Rapid Race di Cesana, la mitica discesa del torrente a bordo di barche di cartone giunta quest’anno alla 25esima edizione. Il vero nome, come spiegano i ragazzi dell’equipaggio, è “Occhio alla Benna” , anche se le scritte sulle loro magliette e sulla loro magnifica costruzione l’hanno modificato nell’ormai celebre “Caterpirla”. Gli inventori sono Florjs Chiappero e sua moglie Elena Di Leonardo, Alex Coucourde e Davide Elia, nominato capobarca per la sua grande esperienza in materia di Carton Rapid Race. “È stata la mia 12esima partecipazione ma anche i miei compagni ne avevano già vissute parecchie” racconta, “siamo un gruppo di amici e ormai anche una squadra compatta per quanto riguarda questa competizione”.
Il cui vero scopo non è vincere, anche se c’è un premio per le tre imbarcazioni più veloci a concludere (intatte) la discesa della corrente; il vero successo è dare spettacolo e farsi ricordare. I quattro ragazzi del Caterpirla ci erano già riusciti l’anno scorso conquistando il premio “simpatia” con l’“Apollo Fritto” – uno space shuttle decisamente rivisitato – e nel 2010 con una favolosa “Avatarri”, completamente blu e di chiara ispirazione cinematografica ma assolutamente originale e ben congegnata, con addirittura due elementi rotanti sui fianchi.
Per l’appuntamento dello scorso fine settimana, Davide e soci si sono superati, traendo ispirazione dallo scavatore che al termine della Carton Rapid Race raccoglie i cartoni delle imbarcazioni distrutte. “Da un lato ci affascinava e dall’altro volevamo lanciargli una sorta di sfida, per la sua “prepotenza” nel portare via i rifiuti e anche le barche integre” raccontano, “così abbiamo pensato di montare una macchina scavatrice con tanto di braccio meccanico e benna mobile”.
Nove serate sono servite all’equipaggio per realizzare la loro creatura. Poi i quattro l’hanno smontata e domenica, secondo il regolamento della Carton Rapid Race, l’hanno assemblata in sole due ore sul luogo di gara, poco prima della partenza. Finita e decorata pesava più di 200 kilogrammi. L’hanno messa in acqua e ci sono saliti sopra, riuscendo a percorrere più di metà del percorso prima che si infrangesse contro i massi e la corrente, regalando loro un bel bagno di acqua freschissima.
“L’obiettivo l’avevamo già raggiunto riuscendo a partecipare anche quest’anno a un evento così ambito” affermano, “ci siamo divertiti tanto, ritrovandoci nei dopo cena per la costruzione e domenica durante il “viaggio” lungo il torrente. E abbiamo anche riscosso un ottimo successo. Adesso la sfida è trovare una barca originale per il prossimo anno, ma abbiamo già diverse idee”.
Sperando naturalmente che la Carton Rapid Race si continui a disputare, a dispetto delle voci degli ultimi giorni. “Un’ipotesi che non vogliamo neanche prendere in considerazione” concludono i ragazzi del “Caterpirla”, “siamo affezionati a questa manifestazione ormai storica. E a giudicare dalla partecipazione e dal pubblico molta gente la pensa come noi”.