«Sono con Sky dal primo giorno, sono dieci anni: posso dire con orgoglio che io c'ero dall'inizio. E pensare che quando giocavo non ho mai fatto più di 8 anni nella stessa squadra, il massimo è stato con la Sampdoria».
All'appuntamento per la celebrazione dei dieci anni della pay tv che ha cambiato il modo di vedere il calcio non poteva mancare Gianluca Vialli, testimonial e commentatore di punta della rete. Ora sarà impegnato con la Confederations Cup, in cui vede
«Brasile e Spagna un gradino sopra tutte, poi Uruguay e Italia. Prandelli troverà i giusti equilibri, deve solo sperare che stiano bene gli attaccanti, perchè qui ne ha portati solo quattro». «Immagino l'emozione che sentiranno gli azzurri a giocare al Maracanà - aggiunge -: queste cose che si sentono, non date retta a chi dice il contrario. Uno deve solo non fasi troppo condizionare. Se devi calciare un rigore, non puoi metterti a pensare che al Maracanà proprio dal dischetto Pelè segnò il millesimo gol della sua carriera».
Vialli seguirà fin da oggi, in studio da Milano (è rientrato dal Brasile in nottata), la Coppa con il match di apertura fra Brasile e Giappone. «Lavorare per Sky è un privilegio - dice -: parlare di calcio in Italia è sempre complicato, ma noi cerchiamo sempre di renderlo uno sport migliore, grazie anche a una certa riluttanza verso le polemiche». Meglio privilegiare gli aspetti tattici e quelli tecnici, questi ultimi riferiti non solo al campo.
«Sono un appassionato di tecnologia - dice Vialli - e pensando a quanto ha fatto Sky mi viene da dire che l'introduzione dell'HD è stata come quando nell'ascolto della musica si è passati dal mangianastri ai cd». E adesso chiede un regalo particolare a Sky per questi dieci anni? «Il mio sogno sarebbe una 'magliacam' - dice - per far capire ai telespettatori cosa vede un giocatore dal campo. Sarebbe meraviglioso che una telecamerina venisse applicata in qualche modo sulla maglietta, magari con un bottoncino sul colletto. Vorrei che questa fosse la nuova frontiera televisiva. Pensate a cosa sarebbe vedere una rovesciata con questo strumento, e da questa prospettiva. Oppure pensate di vedere i passi di Balotelli mentre calcia un rigore».
Qualcosa del genere Sky l'ha già fatta con le 'cam' dall'abitacolo delle vetture di F1, «ma io non ce la faccio a vedere un intero gran premio in questo modo - chiosa Vialli -: dopo un pò mi viene il mal d'auto». Meglio il calcio, e tutte le sorprese che Sky riserverà al futuro del mondo del pallone