Imponente manifestazione al Tropea Festival Leggere & Scrivere dedicata a Giuseppe Berto con il Comitato Celebrazioni Centenario della nascita su Giuseppe Berto voluto dall’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri e Presieduto dallo scrittore Pierfranco Bruni.
Su Berto si è discusso, in una bella e attraente conversazione, tra il Presidente del Comitato Pierfranco Bruni e Lionella Maria Morano. Alla manifestazione ha presieduto anche con un intervento la figlia di Giuseppe Berto, Antonia. Bruni ha spaziato dal Berto delle origini al contesto degli anni Sessanta attraversando sia “Il male oscuro” sia “Il cielo è rosso” sino a soffermarsi su “Anonimo veneziano” per chiosare l’importanza de “La Gloria” che risale proprio all’anno della sua morte, ovvero il 1978.
Berto era nato nel 1914. Una Sala affollata da docenti, dirigenti scolastici e alunni del Liceo Giuseppe Berto che ha partecipato numeroso alla manifestazione. Un appuntamento che ha posto al centro le iniziative del Comitato ma che ha siglato una stretta collaborazione tra l’Assessorato regionale alla cultura, il mondo della scuola e il territorio all’interno degli eventi del Tropea Festival. Berto, ha detto Bruni, va non ricontestualizzato, ma contestualizzato in un Novecento europeo perché e resta uno degli scrittori fondamentali del post realismo pur avendo attraversato tutto il realismo. Per l’occasione è stato presentato il saggio di Bruni dal titolo: “Giuseppe Berto. La necessità di raccontare” che rientra nel progetto “Etnie e Lingue” del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di cui Bruni del Progetto è responsabile. Perché Berto in questo progetto? Bruni ha sottolineato che “Giuseppe Berto usa un linguaggio che è caratterizzante per comprendere le etnie, quelle etnie soprattutto della Calabria, che vanno dagli albanesi agli occitani ai grecanici. In Berto il modello linguistico etnico è ben presente e resta, la sua scrittura, una composizioni di lingue per comprendere i linguaggi del mediterraneo”. Le manifestazioni su Berto continueranno con un incontro a Reggio Calabria il 18 novembre e con una grande manifestazione proprio al Liceo di Giuseppe Berto che si svolgerà il 19 novembre dalle ore 10.00 che vede l’Istituto impegnato in prima linea a coordinare, insieme al Comitato, ulteriori iniziative tra le quali mostre, visioni di Video e letture di Berto
Magazine Talenti
Vibo Valentia – 22 ottobre – Comitato Giuseppe Berto Regione Calabria – Festival Leggere & Scrivere – incontro con Pierfranco Bruni, il Liceo Berto di Vibo e la figlia dello scrittore Antonia
Da Lalunaeildrago
Imponente manifestazione al Tropea Festival Leggere & Scrivere dedicata a Giuseppe Berto con il Comitato Celebrazioni Centenario della nascita su Giuseppe Berto voluto dall’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri e Presieduto dallo scrittore Pierfranco Bruni.
Su Berto si è discusso, in una bella e attraente conversazione, tra il Presidente del Comitato Pierfranco Bruni e Lionella Maria Morano. Alla manifestazione ha presieduto anche con un intervento la figlia di Giuseppe Berto, Antonia. Bruni ha spaziato dal Berto delle origini al contesto degli anni Sessanta attraversando sia “Il male oscuro” sia “Il cielo è rosso” sino a soffermarsi su “Anonimo veneziano” per chiosare l’importanza de “La Gloria” che risale proprio all’anno della sua morte, ovvero il 1978.
Berto era nato nel 1914. Una Sala affollata da docenti, dirigenti scolastici e alunni del Liceo Giuseppe Berto che ha partecipato numeroso alla manifestazione. Un appuntamento che ha posto al centro le iniziative del Comitato ma che ha siglato una stretta collaborazione tra l’Assessorato regionale alla cultura, il mondo della scuola e il territorio all’interno degli eventi del Tropea Festival. Berto, ha detto Bruni, va non ricontestualizzato, ma contestualizzato in un Novecento europeo perché e resta uno degli scrittori fondamentali del post realismo pur avendo attraversato tutto il realismo. Per l’occasione è stato presentato il saggio di Bruni dal titolo: “Giuseppe Berto. La necessità di raccontare” che rientra nel progetto “Etnie e Lingue” del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di cui Bruni del Progetto è responsabile. Perché Berto in questo progetto? Bruni ha sottolineato che “Giuseppe Berto usa un linguaggio che è caratterizzante per comprendere le etnie, quelle etnie soprattutto della Calabria, che vanno dagli albanesi agli occitani ai grecanici. In Berto il modello linguistico etnico è ben presente e resta, la sua scrittura, una composizioni di lingue per comprendere i linguaggi del mediterraneo”. Le manifestazioni su Berto continueranno con un incontro a Reggio Calabria il 18 novembre e con una grande manifestazione proprio al Liceo di Giuseppe Berto che si svolgerà il 19 novembre dalle ore 10.00 che vede l’Istituto impegnato in prima linea a coordinare, insieme al Comitato, ulteriori iniziative tra le quali mostre, visioni di Video e letture di Berto
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