- Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
UGO FOSCOLO
E' una delle tante poesie che un tempo ci facevano imparare a scuola, qui Foscolo paragona la sera alla morte, ma la trova anche riposante, alla sera Foscolo trova pace allo spirito guerriero che entro di lui rugge. Consolazione effimera di una morte che porta pace ma che non ha più vita. Mi piace riproporre questa poesia perchè i miei ruggenti anni giovanili sono passati e solo il ricordo rimane.
immagine di Teoderica