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VIDEO - AZ-Real Statte (Finale scudetto, Gara-2)

Creato il 28 maggio 2013 da Shefutsal
E’ finita nel tripudio generale in campo e sugli spalti la finalissima scudetto tra AZ Gold Women e Real Statte. Uno spettacolo nello spettacolo quando alle 16,20 di domenica 26 maggio l’arbitro Emanuela Rea ha fischiato la fine di gara-2 scudetto ed il Pala Santa Filomena è esploso in una gioia incontenibile. La matricola terribile ha coronato il suo sogno e la storia ha premiato la follia del presidente Zulli che in due anni è passato dalla C regionale al tricolore sul petto. Nelle finali scudetto di quest’anno sono bastate due partite per incoronare le giocatrici dell’AZ campionesse d’Italia di calcio a 5 femminile. Entrambe le finali sono state dominate dalle abruzzesi che con l’8-3 di Montemesola non solo avevano messo in tasca gara-1, ma avevano dato subito una dimostrazione di forza terrificante. Il Real Statte, oltre ad essere la squadra più titolata d’Italia, ha il merito di arrivare sempre in fondo alle massime competizioni nazionali, ma stavolta ha trovato sulla sua strada una corazzata solida, ricca di talento e con carattere da vendere. Le tarantine sono apparse invece un po’ spente e stanche e non hanno lottato come eravamo abituati a vedere negli ultimi anni. Dispiace. Certo non era facile fermare l’AZ, ma dal Real Statte ci si aspetta sempre una zampata vincente, uno scatto rabbioso di orgoglio che a Chieti è stato solo un sospiro. Eliane Dalla Villa e la generosa Susy Nicoletti hanno cercato di scuotere le compagne senza riuscirvi mentre la giovanissima Floriana Marangione ha portato un po’ di vivacità e spavalderia nella sterile manovra stattese. Uno Statte irriconoscibile, lento e senza idee come un pugile suonato, ha provato a sferrare qualche pugno all’avversario prima di cadere a terra per il ko definitivo. Così è arrivato il palo di Nicoletti a fine primo tempo o qualche pericolosa incursione di Dalla Villa nel secondo tempo che hanno scaldato il pubblico ma senza fare male all’ottima Marika Mascia.
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Di fronte c’era un'AZ Gold Women organizzata, attrezzata in tutti i reparti e con giocatrici talentuose, generose e potenti in campo. E soprattutto unite più che mai. Quando una squadra, un gruppo, viene investito da una tempesta o ne viene travolto oppure si stringe ancora di più per superarla. Ed in questa incredibile stagione l’AZ ha dovuto lottare anche contro se stessa e proprio nel periodo caldo della stagione è riuscita a venirne fuori ancora più unita e compatta di prima. Come previsto le abruzzesi partono fortissimo cercando di mettere intensità e ritmo alla gara ed aggrediscono subito le tarantine che subiscono il gol di Cely Gayardo dopo appena 3 minuti. Si inizia subito a ballare sul parquet del Pala Santa Filomena! Lo Statte è frastornato e confuso mentre è l’AZ che continua ad aggredire nella metà campo avversaria ed una volta azzannata la preda, non la mollerà più fino alla fine. La differenza in campo l’ha fatta la fame e si vedeva eccome! Ma quanta fame di vittoria avevano le ragazze nero-verdi mi sono chiesta più volte, stando ad un metro da loro, immersa nella tensione della gara, potendo quasi tagliare la loro determinazione tanto era densa e trattenendo il fiato ad ogni contrasto dato e preso senza fare una piega. Questo è il futsal femminile nell’era 3.0, non più un gioco da signorine, ma da impavide, generose e talentuose atlete, almeno in serie A. Signorine, ragazze, donne che hanno fatto mille sacrifici come tutte le altre centinaia di giocatrici che hanno avuto l’onore di calcare quest'anno i campi della serie A. E se Brenda Moroni, classe 1990 da Roma si è trasferita a Statte per inseguire i suoi sogni, nell’AZ trovi la spagnola Noe Reyes che ha festeggiato qualche mese fa i suoi 23 anni al Pala Santa Filomena con la sua nuova famiglia sportiva. Stessa cosa per Cely Gayardo, classe ’88 che viene dal Brasile o di Gimena Blanco classe ’87 già campionessa d'Italia, argentina, anche se parla più napoletano di me. Sono professioniste è vero, vengono stipendiate ed hanno fatto una scelta di vita, ma fanno tenerezza quando a fine partita mostrano con orgoglio una t-shirt bianca stropicciata dove con il pennarello nero salutano le loro famiglie lontane.
La partita è già segnata non solo dall’1-0 di Cely, ma dalla superiorità dell’AZ in campo e nel secondo tempo segna ancora Gabi Marranghello, centrale difensivo preziosissimo con il vizio del gol e poi il capolavoro di Noe Reyes che su rilancio lungo di Marika Mascia mette a sedere un’avversaria con una finta sontuosa e trafigge Valentina Margarito in uscita. Poi è solo apoteosi nero-verde! Ha vinto l’AZ God Women, ha vinto la squadra che meritava, quella più forte e che ha spostato ancora più in alto l’asticella. Per vincere il tricolore ora tutti sanno a quale livello ogni squadra ambiziosa deve puntare. L’AZ è il nuovo punto di riferimento e fa piacere veder crescere il futsal femminile italiano e veder crescere il pubblico nei palazzetti. Anche Chieti, come Terni si è innamorata quest’anno delle sue ragazze. Se ad ottobre sugli spalti del Pala Santa Filomena c’era qualche decina di spettatori, domenica il palazzetto era stracolmo e non solo per l’importanza della partita. Il calore, gli applausi, gli incoraggiamenti, i cori sono il segno, tangibile ed indelebile di amore e passione. L’eccellenza nel tifo ha però i colori rosso-blu del Real Statte, centinaia di tifosi di tutte le età, fedeli e presenti in ogni partita, per tutta la stagione con bandiere, canti e cori. Un pubblico che davvero mette i brividi, che fa onore al Real Statte e fa bene a tutto il futsal femminile italiano. Va in archivio la seconda stagione della serie A di calcio a 5 femminile ed il prossimo anno si annunciano novità con molte altre squadre ai nastri di partenza. Il livello di gioco e lo spettacolo sta salendo vertiginosamente, aumentano i tifosi nei palazzetti e l’attenzione dei media. Le ragazzine chiedono gli autografi alle giocatrici, le partite vengono seguite in streaming, le TV intervistano le protagoniste live al termine delle gare. Il futsal femminile stà evolvendo rapidamente, cresce, si rafforza, si struttura e le finali scudetto sono il segno, anno dopo anno, di uno sport al femminile che piace e sa dare spettacolo. E soprattutto sa emozionare. Dopo aver visto le migliori giocatrici sfidarsi in campo fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultimo centesimo di secondo per un’intera stagione, resta il dolce sapore delle favole a lieto fine, come una semplice ciambelletta all’anice alla fine di un pasto luculliano, che ci è familiare e ci regala il sorriso. E quella Coppa alzata più su del cielo dalla bi-campionessa d’Italia Marika Mascia ci racconta che il futsal femminile regala vortici di emozioni, ma quando sai giocare ed hai il coraggio di osare, ti può regalare anche il paradiso!  
Ringrazio l'AZ Gold Women e gli arbitri della partita per avermi consentito l'accesso a bordo campo! Ringrazio tutte le società che mi hanno sempre accolta con cortesia in questa entusiasmante ed appassionante cavalcata sportiva e ringrazio tutte le giocatrici che ci hanno regalato una strepitosa e splendida stagione di  grande Futsal femminile!
di Letizia Costanzi


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