L’altra faccia di questa guerra assurda, una terza guerra mondiale condotta a puntate. Se da un lato ci sono gli attentati del “venerdì nero” di Parigi, dall’altro ci sono i bombardamenti anglo-francesi su Raqqa, roccaforte del commando Isis.
Nel video amatoriale condiviso su Youtube, si vede l’attacco in Siria della scorsa notte. Lampi di fuoco in pieno centro abitato a pochi metri dalle abitazioni civili, le urla disperate della gente, gli scoppi delle bombe, i pianti dei bambini, la gente in strada che fugge in preda al panico, il ronzio degli aerei.
Un’azione militare condotta da quello che ama definirsi mondo “civilizzato”, una risposta all’orrore del 13 novembre con altra violenza, con dei raid aerei, quasi ad affermare la propria supremazia militare e culturale. Lo Stato islamico ha fatto sapere in un comunicato citato dalla Bbc, che i missili hanno colpito il nulla, luoghi deserti, e che i civili che vivono vicino alle basi dell’Isis sono stati evacuati.
Eppure le immagini parlano chiaro: bombe e fuoco in pieno centro. Una barbarie senza fine, dove vittima di questa guerra al potere è la gente innocente. E allora se da un lato i fatti di Parigi hanno scosso il mondo intero, hanno portato odio ed indignazione, flash mob e proclamazione del lutto in varie città italiane ed europee, perché si spendono solo poche parole per questi raid aerei? Perché non si vedono bandiere della Siria sui profili Facebook?
Video di Leonardo Puca.