Video. Ecco come hanno ridotto il Cavalcaferrovia Ostiense. Dopo due anni e mezzo dall'inaugurazione, devastato dai vandali

Scarabocchi dovunque. Dietro la ringhiera. Nascosti. Non li vede nessuno. Non si vedono dalla strada, che è lontana perché la ciclabile e il marciapiede la separano dagli estremi del ponte. Sono scarabocchi, tag e vandalismi solo per il gusto di farli. Solo per lo sfizio di stuprare un'opera nuova, bella, pulita, ordinata per una volta. Le cose belle non possono esistere, non possono durare. Se durano, cambiano la percezione della gente e non sia mai che qualcuno capisca che le cose ben fatte sono meglio della cialtronaggine e della sciatteria. Sarebbe destabilizzante. 

E allora i vandaletti conigli, vigliacchi, codardi si sono messi a lavoro. E poi, dopo le prime ripuliture del ponte, si sono rimessi a lavoro di nuovo. Guardate il video, si vedono chiaramente le ripuliture e poi gli scarabocchi ancora sopra.

Ad un certo punto il filmato inquadra la grande opera di street art di Clemens Behr, l'artista tedesco che ha cambiato i connotati alla centrale operativa della metro. In questo modo è facile capire immediatamente la differenza che separa un grande artista internazionale con i quattro sfigati di casa nostra.