Quante decine di migliaia di persone erano ieri, in Piazza del Plebiscito, a cantare e a piangere Pino Daniele? Sin dalla sconcertante notizia della sua morte i Napoletani tutti si sono uniti nella musica e nel dolore, hanno dimostrato di essere, al di là di tutto, un popolo, un popolo vero. Napoli è una nazione, usava dire Lucio Dalla, e gli ultimi tre giorni lo hanno dimostrato: Napoli è un’altra cosa, nel bene e nel male. È in questo modo che si spiega lo stupore dell’Italia intera nei confronti dei partenopei in tale lutto, è per questo motivo che non ci credeva, è per questo motivo che i soliti maligni si sono sentiti in dovere, come sempre, di sputare su una città parlando di pagliacciata, di finzione, di retorica. No, non è retorica, non è falsità, bensì vera sofferenza, vere lacrime. Napoli sa chi l’ha amata, chi la ama, chi le ha dato qualcosa di prezioso, e si dona tutta a costui, allora scende in strada e lo cerca, lo chiama: ha chiamato Enrico, Totò, Eduardo, Massimo – e ieri ha chiamato Pino.
Video: Francy Perna