Che partita! Tra rimonte e occasioni, le squadre di Italia e Giappone hanno dato vita ad un incontro emozionante nella notte di Recife, che alla fine ha trovato vincitore gli azzurri per 4 a 3 e a qualificato gli uomini di Prandelli (quota 6 con il Brasile) e ha eliminato quelli di Zac (quota 0 con il Messico).
Inizia meglio il Giappone, più aggressivo e dopo 5 minuti arriva la prima occasione con Maeda che con un colpo di testa non riesce a superare Buffon. Nei primi minuti è un Giappone scatenato, tutto all’attacco dove in diverse occasioni cerca il goal del vantaggio che arriva al 21esimo grazie ad un errore di Mattia De Sciglio che regala palla a Maeda il quale a tu per tu col portiere bianconero cade a terra. L’arbitro fischia rigore ma Buffon aveva chiaramente preso la palla. Honda non sbaglia dagli 11 metri. L’Italia prova a reagire ma è il Giappone, galvanizzato dal vantaggio, a fare sempre la partita. Gli azzurri crollano e la squadra nipponica ne approfitta con Kagawa che sfrutta un cross di Hasebe e con un destro al volo la insacca. Partita finita? Certo che no! Gli azzurri non mollano e in 9 minuti segnano tre goal, uno con De Rossi, uno con un autogoal di Uchida e uno di rigore con a segno l’infallibile Balotelli. I ritmi sono altissimi e il Giappone non intende mollare e “dichiara guerra” all’Italia. Neanche il tempo di esultare che Okazaki buca Buffon di testa anticipando Montolivo nel primo palo. La partita è infuocata e al 81esimo il Giappone ha una clamorosissima occasione per riportarsi in vantaggio, diagonale a botta sicura di Okazaki che si schianta sul palo, sulla ribattuta Kagawa tutto solo con la porta spalancata schiaccia il pallone di testa che si infrange sulla traversa! La partita sembra non finire mai e dopo un pressing asfissiante dei nipponici gli azzurri ripartono in contropiede e Montolivo mette uno splendido pallone per Marchisio che appoggia per Giovinco che segna ed è 4-3! Esplode dalla gioia Prandelli, è stata una partita spettacolare per i tifosi italiani, giapponesi e tutti i neutrali. Come disse il caro Rocky Balboa, è finita si dice alla fine!