Si avvicina la fine dell’anno e come ogni anno anche il pericolo botti di Capodanno. Fuochi prodotti illegalmente oppure comunque pericolosi a causa dei quali molte sono le vittime che subiscono danni permanenti.
Fortunatamente negli ultimi anni questo commercio ha subito un forte arresto, molte sono le persone che rinunciano a questo tipo di “festeggiamento” che a Napoli è considerato un rito. Questo grazie anche alle numerose campagne di sensibilizzazione e una di queste è quella promossa da La Radiazza.
Domani, giovedì 17 dicembre alle 12, nel Gambrinus di Napoli in piazza Trieste e Trento, sarà presentato “Io la botta non la sparo. Mica so’ scem’” promosso da La Radiazza in collaborazione con alcuni imprenditori di Napoli e provincia.
Il progetto prevede la firma di un vero e proprio contratto in cui ci si impegna a non sparare fuochi illegali. In cambio si riceveranno regali offerti dagli imprenditori che hanno aderito all’iniziativa che, tra l’altro, può contare su due testimonial d’eccezione: Luciano De Crescenzo, e Benedetto Casillo. Quest’ultimo, per l’occasione, ha rivisitato la famosa scena dell’abbonamento con Natasha, di Così parlò Bellavista. Alla conferenza stampa di presentazione saranno presenti il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, il conduttore de La radiazza, Gianni Simioli, Antonio e Arturo Sergio, patròn del Gambrinus, Massimiliano Rosati, titolare del Caffè Rosati, il pizzaiolo Gino Sorbillo, Enrico Durazzo, di Napolimania, l’artista Salvatore Iodice e Mimmo Filosa, responsabile dell’Unipan, il sindacato dei panificatori napoletani. Scena tratta da “Così parlò Bellavista“ Per visualizzare il video della campagna contro i botti de La Radiazza, clicca qui!