Nei pressi del bagno Fortuna a Bagnoli, da un po’ di tempo è emersa una porzione di spiaggia che collega la linea di costa alla scogliera frangiflutti. Come riferisce il Corriere del Mezzogiorno e come mostra il video, questa lingua di spiaggia è soggetta ad una leggera ma costante attività geotermica, visibile soprattutto in condizioni di mare calmo.
Dall’acqua si vedono salire ed emergere bolle d’aria. Già qualche anno fa sempre a Bagnoli, precisamente sulla spiaggia di Coroglio, un fiotto continuo di acqua ribollente e che sgorgava dal suolo, aveva fatto preoccupare gli abitanti della zona. Gli esperti accertarono che si trattava di acqua termale di origini antichissime, probabilmente, la stessa in cui si bagnavano gli antichi romani che qui, come in gran parte della fascia costiera flegrea, amavano soggiornare nei mesi estivi. Si tratterebbe, infatti, dell’antica sorgiva Giuncaria o Jungaria, che i testi storici indicano scoperta nel 1882 a pochi metri dalla riva del mare e a pochi di profondità. Il nome stesso del quartiere di Bagnoli deriva infatti da “Balneolis“, termine che indicava i bagni che si effettuavano nell’acqua termale. Bagnoli e Coroglio fanno parte dei “campi ardenti” (campi flegrei) e che poggiano su un antichissimo cratere vulcanico.
Ma perché un’acqua di origini così remote è tornata oggi a galla? Secondo alcuni sarebbe il lentissimo ed impercettibile fenomeno di bradisismo, che sta interessando l’area flegrea in questi anni, la causa di questi movimenti sottomarini. E’ un’acqua piena di anidride carbonica e ferro, come si legge sul Corriere del Mezzogiorno. Un’acqua pulita e non maleodorante, utilizzabile per fanghi o usi termali. La sua origine è individuabile nella sacca magmatica che entra a contatto con l’acqua e che nella risalita del vapore si condensa arricchendosi di sali minerali.