Magazine Cucina
Ci siamo. - 4 alla data fatidica e mai come quest'anno le richieste che mi sono state fatte, sotto forma di serate didattiche, timide email e messaggi dell'ultima ora sono state all'insegna di un Natale gastronomicamente meno "impattante", a misura di renna, come mi ha scritto una giovane lettrice. Per le #buonericette di Pam Panorama abbiamo allora deciso di proporre, oltre ad un menù classico, di facile esecuzione, anche per chi lavora fino al 24 alle 19.00, anche uno vegano, continuando nella programmazione che abbiamo sviluppato durante tutto l'anno che sta finendo. Piccola parentesi. Con il seitan ci ho provato, nel senso che l'ho preparato con farine diverse e l'ho cotto in tutti i modi ma continua a non piacermi. Non per il gusto, sia chiaro, si tratta pur sempre di una base "inerte" che si può personalizzare come meglio si crede: l'ingrediente principe in cucina, quello che non dovrebbe mancare mai, è sicuramente la fantasia. Ma non dovrebbe mancare mai neppure l'etica, che non si focalizza solo nei pulcini maschi tritati vivi alla nascita per farne deliziosi bocconcini deliziosamente impanati o nello sguardo strappacuore e strappalacrime del cucciolo di agnello (a Pasqua, a Natale si è meno sensibili, evidentemente) che puntualmente diventano protagonisti di campagne mediatiche virali (si, insomma, virali fino alla successiva campagna mediatica virale, s'intende). E circa il seitan, per chi non lo sapesse, l'eticità mi si focalizza sul consumo smodato di acqua necessaria alla sua preparazione: una buona mezz'ora sotto l'acqua corrente prima di poter ottenere un liquido limpido e considerare il panetto di glutine pronto alla cottura. Per cui non mi piaceva prima e continua a non piacermi: si può scegliere di essere vegetariani e vegani (seguiti da un nutrizionista, è inutile che ci raccontiamo la storia dell'orso) senza sprecare acqua, bene sempre più prezioso e per la quale già si stanno scatenando delle guerre. E se poi decidete di fare la doccia con un amico, i ghiacciai che si stanno sciogliendo ve ne saranno grati! Ma torniamo al video menù vegano di Natale e naturalmente si parte dall'inizio ovvero con una piacevole insalata invernale, ottima per le feste grazie al passaggio in forno e all'utilizzo del vino aromatizzato con le spezie che preferite. Un filo di olio buono e magari qualche fiocco di sale e siamo pronti per la video ricetta di domani, una vellutata di zucca, resa morbida grazie al latte di soia ed alle mandorle tostate. Buona visione. INSALATA TIEPIDA DI ARANCE E FINOCCHI AL VINO SPEZIATO
Portata: antipasto Dosi per 4 persone Difficoltà: semplice Preparazione: 15’ Cottura: 20’ Riposo: 10’
Ingredienti 800 g di finocchi bio 3 arance bio qualche bacca di ginepro e 1 di anice stellato 100 ml di vino bianco secco 1 ciuffetto di aneto Olio extravergine d’oliva Terra di Bari Castel del Monte Dop Sale iodato Pepe nero
Preparazione Accendere il forno a 220°. Mondare i finocchi, affettarli e sbollentarli in acqua salata per 2’ alla ripresa del bollore. Scolare e mettere da parte. Portare a bollore il vino con l’anice stellato e le bacche di ginepro, così da aromatizzarlo. Lavare bene 2 arance ed affettarle mentre pelare a vivo la terza. Coprire con carta forno una teglia, distribuire un’arancia affettata, continuare con i finocchi e coprire l’arancia restante. Regolare di sale e di pepe e versare il vino senza le spezie e cuocere nel forno a 210° per circa 20’.
Far raffreddare qualche minuto e servire impiattando con qualche spicchio di arancia pelato a vivo, i ciuffetti di aneto e un filo di olio evo.
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