Si torna nuovamente a parlare della rapina in via Posillipo finita in tragedia, che l’estate scorsa costò la vita a due giovani ragazzi investiti dopo aver commesso una rapina a danno di un trentenne originario di Villaricca.
A riprendere la scena, con estrema chiarezza, alcune telecamere private che sin dal primo momento non lasciarono alcun dubbio sulla dinamica dell’accaduto. I due ragazzini a bordo di uno scooter corrono ad altissima velocità mentre una Smart li insegue accelerando e dopo averli travolti li trascina per svariati metri.
Una sequenza terrificante che, fin dai primi istanti, lasciò emergere le intenzioni omicidiarie dell’assassino, oggi sotto processo nel tribunale di Napoli. Per l’autore del folle gesto, Leonardo Mirti, la Procura ha chiesto dodici anni di reclusione per omicidio volontario. La requisitoria ha ricostruito l’intera serata di quel tragico 10 Agosto 2013.
L’autista della Smart era stato avvicinato dai due giovani in motorino mentre sostava con la sua fidanzata nei pressi del Parco Virgiliano e rapinato, dopo la rapina i due malviventi, Emanuele Scarallo e Alessandro Riccio, intraprendono una folla corsa a bordo del proprio motorino, verso via Posillipo, dove pochi minuti dopo troveranno la morte.
L’accusa è di omicidio volontario. Dal video infatti si vede il Mirti sterzare verso lo scooter ed investire senza alcun ripensamento il motorino con a bordo i due. A distanza di un anno le immagini di questa incredibile faccenda fanno ancora molto discutere dividendo l’opinione pubblica tra innocentisti e colpevolisti.