Striscia la Notizia negli ultimi mesi sembra essersi particolarmente affezionata a Napoli e alla sua provincia. Quasi ogni sera un servizio diverso sulle varie inquietanti realtà partenopee, sui numerosi disservizi e sulle innumerevoli inefficienze tanto care al sistema politico e governativo della nostra città.
Servizi che a volte ci fanno storcere il naso, figli di quella tendenza allo “sputtanapoli” tanto cara alla stampa italiana, ma che a volte invece riescono invece a denunciare realtà inammissibili, come quella del Parco del Vesuvio, da anni trasformato dalla stessa amministrazione comunale, in discarica a cielo aperto.
Un vero e proprio pugno nello stomaco per quanti hanno avuto la fortuna di conoscere la bellezza e il fascino della natura vesuviana. In un contesto di bellezza incontrastata però, qualcosa proprio sembra non funzionare perché, come denunciato da Luca Abete, proprio in un contesto selvaggio e seducente come quello del Parco del Vesuvio, si nascondono ancora cumuli di rifiuti abbandonati durante le svariate “emergenza rifiuti” che hanno colpito la città di Napoli.
Nei pressi di una cava di Terzigno sostano oramai da più di tre anni intere balle di materiale di scarto di industrie tessili della zona che hanno pensato bene di smaltire i propri rifiuti speciali in una delle aree naturalistiche più belle del mondo. Senza contare le enormi buche scavate nel terreno, trasformate nel 2000 in discariche temporanee e lasciate li all’incuria e all’abbandono per almeno 15 anni, eredità indigesta di anni ed anni di politica comunale scorretta, truffaldina e corrotta. Per vedere il Video di Luca Abete nel Parco del Vesuvio clicca qui.