Il napoletano in genere “si deve sempre far riconoscere”, e lo fa per l’originalità del suo saper vivere. Essere napoletani è un valore aggiunto che non deriva solo se ci nasci a Napoli, ma soprattutto se la porti nel DNA.
Questo è quello che ieri è emerso in diverse occasioni, durante la visita di Papa Francesco ai piedi del Vesuvio, dove Napoli vestita di gioia ha accolto a braccia aperte quell’uomo vestito di bianco dal sorriso dolce.
Papa Francesco si è unito alla napoletanità, nel momento stesso in cui ha deciso di iniziare il suo percorso da Scampia, uno dei quartieri più difficili di Napoli, e di pranzare in compagnia dei detenuti, all’interno del Carcere di Poggioreale, mostrando la sua umiltà e il suo amore per il prossimo.
Uno sguardo caritatevole per tutti, un sorriso affettuoso e parole di conforto per un popolo che forse gli avrà ricordato tanto la sua Argentina. Bambini, giovani e anziani, sono stati rapiti dalla figura del Papa semplice che non si è tirato indietro su nulla, ha indossato il casco che gli hanno passato alla Rotonda Diaz, ha accettato i doni che i bambini provavano a dargli e ha accarezzato la sofferenza fisica e dello spirito che ieri ha incontrato a Napoli, tutto nella meravigliosa cornice che ha caratterizzato la sua visita pastorale in città.
Al momento del congedo finale, salito sulla papamobile, Papa Francesco che come di consueto saluta i fedeli, si imbatte in un siparietto simpatico ed insolito che ha segnato il finire di quella lunga e intensa giornata partenopea. Un uomo, porge al Pontefice un piatto con una pizza margherita che riesce a consegnargli al volo tra lo stupore e la gioia dei presenti, che hanno attribuito a quel gesto il sigillo ufficiale dell’unione tra il Papa e Napoli.
E’ Enzo Cialli, l’uomo in questione, che racconta emozionato quanto accaduto: “Avevo le mani sporche di farina e non pensavo davvero di riuscire ad avvicinarmi al Papa ma lui è uno di noi, riesce a sorprenderci con la sua energia e a contagiarci per poter fare meglio. Papa Francesco è una persona semplice ed è riuscito a coinvolgere la gente comune invogliando a fare qualcosa per gli altri”.
E’ il caso di dirlo, l’emozione non ha voce, con gli occhi lucidi Enzo Cialli chiude nel suo cuore il ricordo di un momento che porterà con se per sempre, la gioia di aver fatto assaggiare al Papa, il sapore di Napoli, favoloso e semplice, esattamente come i napoletani.
Ecco il video pubblicato da Il Mattino