Magazine Cinema
Con mano ferma e occhio freddo David Cronenberg costruisce uno dei film più importanti della sua carriera, del genere fantascientifico e del cinema in generale; la sua analisi si esprime attraverso televisori catodici e videocassette, ma chi, di fronte ad un'opera realizzata in questa maniera, non inizia a riflettere sulla nostra dipendenza dai media virtuali e dai loro prodotti (citiamone uno a caso, YouTube, ma anche gli innumerevoli social network, compresi quelli dedicati agli scatti fotografici), i quali assorbono sempre di più il nostro tempo e ci rendono dipendenti da loro. Da qui al controllo mentale il passo può essere molto breve, e Cronenberg analizza tutto in maniera molto distaccata, senza mai lasciare allo spettatore un barlume di speranza attraverso qualche sorta di riscatto morale, ma spingendo sempre di più l'acceleratore della tensione e della crudeltà, nonché quello della già citata dipendenza. Chissà se il protagonista, da un certo punto in poi, prenderà le sue decisioni in maniera conscia oppure condizionato da fattori esterni, chissà se potrà davvero abbandonare la vecchia carne per onorare quella nuova; fatto sta che il dottor Oblivion, interpretato da Jack Creley, c'è riuscito: deceduto a causa del tumore al cervello scatenato da Videodrome, il professore è riuscito a sconfiggere la morte grazie a nastri registrati, i quali gli hanno permesso di continuare a diffondere le sue teorie e i suoi pensieri. Torniamo a YouTube per un momento: che cosa impedirebbe ad un malato terminale di programmare la pubblicazione dei suoi video anche dopo la sua morte, in modo da poter continuare ad essere seguito ed ascoltato nonostante la sua naturale dipartita? Con questa pellicola il regista canadese ha, in un certo qual modo, anticipato i tempi e predetto parte del nostro futuro, soprattutto se riflettiamo sui vari discorsi inerenti all'arte che si sviluppano al giorno d'oggi ripensando ad una delle sequenze iniziali in cui i tre produttori televisivi devono decidere se mandare in onda dell'erotismo orientale, optando per il no perché "troppo d'autore". Speriamo, dunque, che in tutto ciò il caro Cronenberg non abbia previsto anche il controllo mentale di cui parla il film; in caso contrario dobbiamo seriamente cominciare a preoccuparci, ammesso e non concesso che avremmo dovuto cominciare a farlo già da un po'.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
I sassaresi NASODOBLE tornano col nuovo singolo “Cazz boh”
«Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero» così lo... Leggere il seguito
Da Fraltoparlante
CULTURA, MUSICA -
IL BOOM: neonata band di 4 elementi che punta a coniugare il jazz alla musica...
Dieci brani originali, scritti interamente da Eugenio Ciuccetti per i testi e da Raffaele Rinciari per le musiche, in cui si mescolano ritmo e poesia, ironia e... Leggere il seguito
Da Fraltoparlante
CULTURA, MUSICA -
The starch solution – John A. McDougall, M.D.
Non l’ho trovato in italiano, e così ho dovuto leggerlo in inglese. Ma in EBook, perché il cartaceo costicchiava… che palle l’editoria italiana. Leggere il seguito
Da Serenagobbo
CULTURA, LIBRI -
Come sopravvivere a un mese senza internet
.La risposta potrebbe essere: “Impossibile”, e potremmo concludere qui ques’articolo.La verità è che “è difficile”, ma ce l’ho fatta.Come?Con molta pazienza. Leggere il seguito
Da Sommobuta
CULTURA, DIARIO PERSONALE -
I Peri-Patetici, passeggiate con mio fratello disquisendo sui Massimi Sistemi...
Oggi, ed è il primo anno che me ne accorgo, è il compleanno del blog.6 anniPotremmo azzardare un rapporto di 1 a 8 con la vita umana. Leggere il seguito
Da Giuseppe Armellini
CINEMA, CULTURA -
Maria morelli “rainbow” il secondo singolo
Maria Morelli RAINBOW il nuovo singolo In radio su I-tunes e sui principali digital store il nuovo lavoro della cantate italo rumena Rainbow è il secondo singol... Leggere il seguito
Da Musicstarsblog
CULTURA, MUSICA