Videogiochi – La nuova generazione venderà meno

Macbeth vedi altri articoli 22 luglio 2013 20:30

Sono lontani i tempi delle console 8/16 bit che hanno popolato la nostra infanzia ed adolescenza con mostri sacri del videogioco, console war Sega/Nintendo, attese spasmodiche per le poche uscite annuali di primo piano (fateci caso, erano 7/8 al massimo).

Ora l’industria videoludica è diventata un “fenomeno di massa” e molti di noi probabilmente l’avevano previsto durante gli anni ’90: nonostante la nostra passione fosse guardata con occhi stupiti e critici dalla maggior parte delle persone, eravamo consci che prima o poi questa futuristica forma di intrattenimento sarebbe esplosa e tutti l’avrebbero apprezzata.

Oggi tutto è cambiato e pare che anche il mercato ora sia più complesso e con problematiche legate al soddisfacimento del cliente, ora non più “fidelizzato” da una passione scoperta dentro di sè ma più “cliente” esigente sia in termini di prezzo che di qualità tecnologica del prodotto.

La nuova era

Nonostante molte cose siano appunto cambiate, la società produttrici di console devono affrontare una sfida sempre maggiore data anche dalla creazione di due “blocchi contrapposti” di utenti: gli hardcore gamer (intesi sia come “vecchi appassionati” che come giocatori amanti delle sfide ardue) e i casual gamer (categoria nata negli ultimi anni, composta da giocatori occasionali che preferiscono giochi più semplici ed immediati).

Secondo autorevoli esperti del mercato videoludico la nuova generazione di console in arrivo soffrirà di una saturazione del mercato, sommata al “blocco” dell’evoluzione grafica dei giochi: mentre nei primi 10 anni del 2000 la capacità grafica si è imposta come fulcro attorno al quale ruotava l’evoluzione delle console, ora sembra che nonostante il miglioramento della grafica gli utenti cerchino più originalità nella trama e nei contenuti del gioco stesso, come dimostrano le ottime vendite di titoli dal gusto retrò.

La nuova generazione dovrà affrontare un mercato più variegato e che ora richiede un diverso approccio all’evoluzione del videogioco, soprattutto si dovrà dare ai tanti videogiocatori un valido motivo per acquistare una nuova console ai prezzi attuali (non propriamente abbordabili per chiunque). Chi vivrà, vedrà…nel frattempo continuiamo a giocare!

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