Videogiochi – Recensione di Age of Wulin (PC)

Macbeth vedi altri articoli 27 giugno 2013 09:15

Da qualche giorno è arrivato finalmente in Europa un titolo alquanto interessante sviluppato da Suzhou Snail Electronic (developer cinese). Si è già distinto all’estero per la particolarità del suo sistema di combattimento e per le sue ambientazioni altamente dettagliate e coinvolgenti. Una ventata d’aria fresca del settore MMORPG (Massive Multiplayer Online Role Playing Game) reso ancora più appetibile dal fatto di essere free-to-play ma esente da molti difetti che spesso penalizzano questo genere di produzioni: benvenuti nel mondo di Age of Wulin.

Age of Wulin – dalla Cina con furore

Molti storceranno il naso sentendo di un nuovo MMORPG, pure free-to-play. E’ risaputo che le offerte videoludiche di questa categoria sono da alcuni anni tremendamente fossilizzate su stereotipi “World-of-Warcraftiani”: è il risultato di anni nei quali abbiamo assistito ad un’assenza di vere novità in questo ambito, ed l’enorme successo commerciale di World of Warcraft ha spinto molti developer a seguirne i dettami con un risultato abbastanza deludente per i giocatori. Alla fine, moltissimi titoli sembrano una versione modificata di World of Warcraft con effetti poco piacevoli nei termini dell’innovazione: siamo lontani dai tempi d’oro di Ultima Online, gioco che a mio modesto parere conserva ancora oggi una libertà ed un’atmosfera impareggiabili. Per fortuna ora è arrivato Age of Wulin, che offre un interessante mix di qualità e soprattutto un vero tentativo di innovazione. L’ambientazione è una versione “fantasy ma non troppo” della Cina imperiale, con una forte componente legata alle arti marziali che di fatto rappresentano il fulcro dell’innovazione proposta da questo titolo: il giocatore potrà creare il proprio personaggio con un ottimo editor accurato e vario, che permetterà ampia libertà di personalizzazione. Ci ritroveremo catapultati in un mondo realizzato in maniera superba, che trasuda “zen” e sensazioni esotiche ad ogni passo: la cura grafica è maniacale per un titolo free-to-play e l’ottimo motore grafico impiegato permette prestazioni ottimali, mentre il comparto sonoro è d’atmosfera ed ottimamente inserito nel contesto.

Kung Fu in salsa online

Il sistema di combattimento è innovativo, come dicevamo: si sceglie tra una delle 8 scuole di arti marziali presenti e si imparano i vari attacchi (ovviamente saranno necessarie quest lunghe e laboriose) che useremo contro i nostri nemici giocatori o NPC; la componente PVP (Player Versus Player) è attiva sempre in questo mondo orientale, quindi prepariamoci a scontri accesi con giocatori intenzionati a farsi una reputazione sulla nostra pelle…cosa che potrebbe sembrare poco divertente sul primo momento ma che in realtà innalza il grado di sfida e soprattutto di impegno che un giocatore appassionato può mettere in questo titolo. C’è anche un complesso job system con lavori di vario tipo che passano dal pescatore, l’esperto di calligrafia, il cuoco ecc. tutto piacevolmente nuovo e ben fatto. La componente “acquista con soldi veri per potenziamenti” è limitata per fortuna, e non impedisce assolutamente di godersi questo nuovo mondo da esplorare e conquistare con le nostre forze (e con l’aiuto dei nostri amici ovviamente!).

Considerazioni Finali

Ero il primo a non essere speranzoso, lo ammetto…ma dopo averlo provato per curiosità sono rimasto stregato dal mondo delicato ed allo stesso tempo pieno di sfide che Age of Wulin ha portato con sè: complesso, ampio, vario ed innovativo è certamente un titolo che mi sento di consigliare a tutti coloro che, stanchi delle solite offerte nel campo dei MMORPG, vogliono tentare una nuova avventura in una terra lontana lontana…dove la seta ha i riflessi delle acque di un fiume al tramonto e la meditazione ci avvicina al Buddha per raggiungere la perfezione. Mi piace l’oriente, si vede?

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Tags: Age of Wulin, Giochi, PC, Tecnologia