Il mercato attuale si sa, è saturo di offerte sempre più competitive sia in ambito di console che in ambito di giochi: da quando si è formata la triade Nintendo/Microsoft/Sony sembrava che non ci fosse più spazio per nessun altro, ma qualcosa si è mosso lontano dal salotto di casa, territorio delle tre case produttrici di console…più precisamente nel mondo del PC gaming.
Ora che i tempi sono maturi, la piattaforma di acquisto giochi online più famosa del mondo targata Valve si appresta ad invadere le nostre TV con un supporto totalmente dedicato, un sistema operativo che girerà su Linux e che permetterà agli oltre 50 milioni di utenti registrati in tutto il mondo di espandere la propria libreria di giochi anche agli amici ed ai familiari sulla TV di casa. Diamo il benvenuto a SteamOS.
SteamOS – un mondo di meraviglie
Gli utenti di Steam già conoscono molti dei vantaggi di essere iscritti a questa celeberrima piattaforma: un enorme catalogo di titoli sia famosi che indie, sconti pazzi che permettono di avere giochi usciti anche da pochissimo tempo con riduzioni fino al 75% sul prezzo intero, gestione file e salvataggi su server cloud, la comodità di poter acquistare tutto da casa.
Non c’è da sorprendersi che la piattaforma abbia milioni di appassionati sostenitori e che si sia sparsa a macchia d’olio in tutto il mondo. Probabilmente è derivata da questo enorme successo l’idea di lanciare la piattaforma sui televisori di casa mediante una “console” dedicata, funzionante con il sistema operativo Linux: una scelta strana e tutt’ora discussa ma che sembra portare ad un’attiva collaborazione con tutte le case di sviluppo, interessate a sviluppare su questo nuovo supporto.
Valve annuncia che il funzionamento del sistema operativo rispecchierà fedelmente la controparte originale per PC, ma con l’aggiunta di sostanziali miglioramenti per i giochi stessi, compresa la resa grafica per TV di dimensioni elevate, latenza ridotta e tutta la serie di Steam Achievement per i giochi.
Approccio cooperativo
Un’altra caratteristica tipica di Steam è l’alto tasso di cooperazione, interazione tra utenti e spazio riservato ai piccoli sviluppatori indipendenti, feature che ha fatto la fortuna di questa piattaforma a parte alcuni storici “scivoloni” commerciali (famoso il caso di Minecraft, rifiutato dalla direzione di Steam quando era agli inizi dello sviluppo…si sono mangiati le mani dopo il successo riscontrato dal gioco).
La community è estremamente attiva, i giochi sono supportati bene e la sezione Greenlight aiuta moltissimi sviluppatori minori a mettersi in gioco, con conseguente effetto terapeutico su un mercato fin troppo invaso dai soldi e dai giochi-blockbuster.
Riuscirà Valve ad imporsi nella nuova “postazione casalinga”?